Molti bimbi indiani, negli ultimi anni, sono morti improvvisamente in primavera. Dopo anni di perplessità, adesso un gruppo di virologi del Christian Medical College, in India, ha individuato la ragione dei decessi che si sono verificati specialmente nel Muzaffarpur. Sembra che nei litchi ci sia una sostanza chimica molto pericolosa, il metilciclopropano, che favorisce una grave patologia cerebrale.

In sostanza, i bimbi che consumano i litchi rischiano di essere colpiti dall'encefalopatia da ipoglicemia.

Convulsioni, coma e morte

Lo studio, pubblicato anche sulla prestigiosa rivista Current Science, ha sottolineato che la terribile patologia provocata dalla sostanza chimica contenuta nei litchi si riconosce subito perché, chi ne viene colpito, avverte convulsioni. Seguono, poi, coma e morte. L'encefalopatia da ipoglicemia è una malattia che spesso non lascia scampo: negli ultimi anni, avrebbe ucciso molti bimbi indiani. All'inizio gli studiosi pensarono che la causa dei decessi fosse un'encefalite virale.

Dopo aver constatato l'assenza di un virus, però, si resero conto che la vera responsabile era una tossina presente nei litchi o negli antiparassitari usati dagli agricoltori. Quattro anni fa, il ministero della Salute indiano chiese al virologo T. Jacob John di recarsi nel Muzaffarpur per scoprire la causa delle innumerevoli morti di bimbi. John si rese subito conto che i piccoli tendevano ad ammalarsi specialmente in primavera, tra maggio e giugno. I piccoli deceduti avevano lesioni cerebrali. Tale circostanza fece ritenere allo studioso che il motivo dei decessi non fosse la denutrizione ma una tossina.

L'invito delle autorità sanitarie locali a mangiare pochi litchi

Dopo alcuni sondaggi e ricerche, è stato scoperto il motivo della strage di bimbi nel Muzaffarpur.

I litchi contengono una sostanza chimica letale per i bimbi indiani denutriti. Due anni fa, le autorità sanitarie del Muzaffarpur avevano invitato le famiglie ad assicurare ai piccoli un pasto serale, facendogli possibilmente mangiare pochi litchi. Dopo tale raccomandazione, il numero di morti è calato sensibilmente.