Dove è arrivata oggi effettivamente la ricerca di vita aliena? Tra sedicenti ufologi il cui interesse è solo quello di finire in in tv per avere i 5 minuti di fama e falsi contattati, è difficile riuscire ormai a capire cosa ci sia di autentico su una tematica particolarmente delicata. Per gli scettici si tratta solo di storielle inventate per avere qualche attimo di notorietà, o magari riuscire a vendere qualche libro.
Tutto ciò non fa certo bene a chi in realtà ha vissuto esperienze particolari e vorrebbe raccontarle. Il problema principale su cui gli scettici puntano il dito è sempre lo stesso: l’assenza di prove. Ma c’è invece chi ritiene che le prove ci siano e non vengano opportunamente considerate. Il dottor Steven Greer, famoso nell’ambiente ufologico, ritiene di essere in possesso di un cadavere alieno.
Un alieno con DNA umano
Greer sostiene di aver lavorato con il Ministero della Difesa Francese ed è diventato famoso per aver fondato il CSETI, un'organizzazione no profit in cui, tra le altre cose, si descrive una sorta di meditazione che unita ad una particolare tecnologia laser permetterebbe a chi ne fa uso di entrare in contatto con entità aliene.
Nel 2003 in Cile fu scoperto un essere di circa 15 centimetri con sembianze umanoidi, conosciuto con il nome di umanoide di Atacama. Molti furono gli attacchi contro Greer, accusato di aver creato a tavolino una bufala colossale, ma dopo tutti questi anni non si sa ancora con certezza cosa sia realmente l’umanoide di Atacama. Non è bastato il documentario Sirius prodotto dallo stesso Greer a convincere gli scettici. “La tac mostra chiaramente che ci sono degli organi all’interno.
Non c’è alcun dubbio che si tratti di una creatura biologica reale e non una bufala. Il tutto è stato confermato dal dottor Gary Nolan e il dottor Ralph Lachman a Stanford”, afferma Greer. Il dottor Nolan ha effettivamente confermato che si tratta di resti biologici e non di una contraffazione, ma dai campioni esaminati è risultato che il corpo dell’essere possiede DNA umano.
I dottori però non sono ancora in grado di spiegare le costole mancanti e il fatto che le sue dimensioni siano pari a quelle di un feto di 22 settimane, con livelli di calcificazione delle ossa di un bambino dai cinque agli otto anni.
Potrebbe trattarsi semplicemente da un bambino affetto da nanismo o effettivamente è qualcosa che non sappiamo spiegare? Considerando che sono stati trovati altri esemplari simili in Sud America, non è facile dare una risposta esaustiva, almeno per il momento.