Un tema che ha sempre affascinato i ricercatori della teoria aliena riguarda soprattutto reperti archeologici molto particolari, costruiti con precisione millimetrica senza l’uso di strumenti avanzati. Impossibile non citare le Piramidi d’Egitto o quelle di Teotihuacan a pochi chilometri a Nord da Città del Messico. Ma le strutture non sono gli unici motivi di dibattito. Gli alieni vengono spesso descritti con teste molto più grandi rispetto a quelle di un normale essere umano, spesso dalla forma allungata. I ritrovamenti dei teschi allungati in Perù ha fatto letteralmente sobbalzare i teorici degli antichi astronauti, ma sembra, almeno per ora, che si risolto il mistero.

I risultati di un cranio allungato

Il bizzarro "cranio a forma di cono" era diverso da qualsiasi cosa si vedesse nel nord Europa. Gli scienziati dopo il ritrovamento del primo cranio, rivelarono che i resti non sono alieni, come sostenuto da alcuni teorici della cospirazione, e sono invece quelli appartenenti a una donna che aveva il cranio allungato da bambina, grazie ad un sistema artificiale. Si ritiene che la donna sia stata costretta a indossare in giovane età una sorta di casco che trasformava il cranio in una forma a uovo. Una tale modifica del corpo era vista una volta come un segno di bellezza e nobiltà, secondo le scoperte. Il rapporto affermava: "La deformazione cranica artificiale, che è possibile solo durante la prima infanzia, è una modellatura deliberata e permanente della testa, eseguita con grande sforzo.

In alcune società il rimodellamento del cranio umano è stato visto come un ideale di bellezza, mentre può anche essere stato un indicatore di status, nobiltà o afflizione per una certa classe o gruppo”.

Le scoperte di Brian Foerster

Brian Foerster studiò oltre 3000 crani allungati provenienti da varie parti del mondo. Foerster credeva che i crani fossero effettivamente di origine aliena ma i risultati del DNA ottenuti in collaborazione con il governo peruviano, dimostrarono che si trattavano di teschi umani.

Durante gli ultimi convegni infatti, Foerster non ha menzionato gli extraterestri, ma ha parlato di soggetti, seppur di regioni del mondo differenti, che condividevano parte del DNA. Probabilmente stiamo osservando una sottospecie di umanità che si trovava a Paracas. Sembra che ci siano molte prove del DNA provenienti dall'Europa dell'est estremo e dall'estrema Asia occidentale.

La questione che non torna è quella del volume dei teschi. Un teschio allungato non aumenta in volume, mentre alcuni teschi allungati avevano un volume decisamente più grande rispetto a quello di un normale essere umano.

Quindi, siamo arrivati all’epilogo sulla storia dei teschi allungati o è possibile che vengano fuori nuovi aspetti che fino a questo momento si ignoravano? Per il momento non si hanno altri dati a disposizione.