Viviamo in un mondo che l’essere umano stesso ha trasformato e modificato giorno per giorno. Lo sviluppo tecnologico purtroppo per noi, non sempre ha effetti del tutto positivi, anzi. Anche se in apparenza sembra esserci un aumento nella qualità delle nostre vite, in realtà si sta trascurando l’aspetto fondamentale: la salute del nostro pianeta. Gli esseri umani si vedranno costretti ad abbandonare la Terra entro 30 anni, per evitare l’estinzione di massa e i cambi climatici.

Queste le parole dell’astrofisico Stephen Hawking, pronunciate durante il festival STARMUS tenutosi a Trondheim (Norvegia). “Sono convinto che gli umani dovranno abbandonare la Terra. Il nostro Pianeta sta diventando troppo piccolo per noi e le risorse si stanno esaurendo ad una velocità allarmante”, ha sottolineato lo scienziato.

Una morte lenta

Tutto questo sarebbe solo il frutto della “civilizzazione” secondo l’astrofisico. Il cambio climatico, l’aumento della temperatura, le deforestazioni e la riduzione costante dei ghiacciai sono le dirette conseguenze degli abusi del genere umano. “Quando nella storia abbiamo raggiunto crisi simili a questa c’era sempre qualche posto da colonizzare.

Cristoforo Colombo scoprì il Nuovo Mondo nel 1942, però ora non c’è nessun Nuovo Mondo, non c’è nessuna terra utopica proprio dietro l’angolo”, sottolinea Hawking. L’unica alternativa resta quindi quella di cercare nello spazio, in zone a noi accessibili, posti dove poter formare colonie. Inoltre secondo lo scienziato, la Terra sarà colpita prima o dopo da un asteroide e non si tratta di fantascienza, ma di un semplice calcolo delle probabilità.

Colonizzare lo spazio al più presto

E’ opportuno quindi iniziare a prendere in seria considerazione il fatto di colonizzare Marte e la Luna. L’astrofisico afferma che sarebbe possibile creare una colonia lunare in soli 30 anni e una marziana in 50. Hawking suggerisce anche che si potrebbe lasciare addirittura il sistema solare per spingersi verso Alpha Centauri, dove la scoperta di Proxima B fa ben sperare per le sue caratteristiche simili alla Terra.

Comunque si dovrebbe praticamente costruire da zero una nuova civiltà, sarebbe quindi di vitale importanza trasportare oltre alle persone, anche insetti, piante e animali.

Sembra davvero uno scenario da film di fantascienza, ma purtroppo bisogna iniziare a fare i conti con questa realtà. Spesso si dà tutto per scontato, ma dovremmo riflettere sul fatto che tutto quello che abbiamo costruito non era poi così strettamente necessario e forse sarebbe bastato imparare a vivere in simbiosi con il nostro Pianeta.