Una storia che sembra buffa a chi può amare le parodie, ma che alla fine si poteva trasformare in tragedia. Un ragazzo di 23 anni originario di Fano voleva prepararsi un'insalata energizzante per rinvigorire il suo fisico. Invece di andare al mercato a comprare le verdure come fanno tutti, ha preferito raccogliere quelle del campo vicino casa della nonna. Per questa sua imperizia nel riconoscere gli ortaggi commestibili è finito presso il reparto di cardiologia degli ospedali riuniti delle Marche.

Una vicenda tragicomica

Il giovane, che è una promessa del pugilato italiano, si è infatti avvelenato mangiando per errore una pianta di oleandro. L'altra sera è giunto si è presentato all'ospedale di Fano in preda a forti dolori al petto e svenimenti. Pareva che fosse stato colto da infarto. Invece dopo alcuni accertamenti medici, sono emersi scompensi cardiaci e blocchi atrio-ventricolari di cui non aveva mai sofferto. Negli ultimi giorni l'atleta era sottoposto a stress e si sentiva spossato dal caldo. La sua carriera agonistica andava molto bene, tanto che a breve avrebbe dovuto partecipare alle finali di categoria senior per dilettanti.

Non poteva quindi arrendersi alla stanchezza fisica, allenarsi per lui era molto importante, gli faceva bene alla mente e all'anima.

Erbe raccolte vicino casa della nonna

Per rimettersi in forze ha pensato di nutrirsi usando un metodo naturale con le erbe officinali. È così andato nel campo vicino casa della nonna e ha raccolto quelle che gli sono sembrate le più adatte, le ha condite e poi le ha mangiate. Dopo le 18 di sera il giovane ha cominciato a sentirsi male, accusando forti dolori allo stomaco e spasmi lancinanti al petto. È stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Fano, dove si è inizialmente pensato che avesse un infarto.

Avvelenamento da oleandro

Al pronto soccorso gli hanno prestato le prime cure e il ragazzo sembrava stabile.

Ma solo dopo le testimonianze della fidanzata e della nonna i medici hanno potuto effettuale altre indagini nel sangue del ventenne. Gli esami clinici hanno poi confermato che nel corpo del malcapitato erano evidentissime tracce di alta concentrazione di glicosidi cardioattivi dell'oleandro, responsabili della bradicardia e del blocco atrio-ventricolare. Sintomi che potevano portare il giovane pugile fino ad avere un'asistolia e quindi complicazioni cardiache di una certa importanza. Grazie a questa scoperta il paziente è stato così trasportato prontamente al reparto cardiologia dell'ospedale di Pesaro, con la possibilità di inserire un pacemaker nel suo corpo, ove non vi fosse stato miglioramento alla terapia. Fortunatamente dopo due giorni di degenza le condizione del boxer sono migliorate, ed è stato dimesso.