Era una psicoterapeuta e un'operatrice sociale sempre in prima linea per aiutare gli altri, Raffaella Esposito Alaia, 34 anni, morta ieri. E' annegata a Paestum nel Cilento, in località Torre del Mare, per salvare due bambini in mare. Li aveva portati lei in vacanza con altri piccoli, tutti ospiti della comunità "Ghebel" di Acerra in cui lavorava. Purtroppo, la giovane mamma di Sant'Anastasia (Napoli), trascinata dalle onde e dalla corrente, non ce l'ha fatta.
Condizioni del mare proibitive
E' morta per salvare i bambini che le erano stati affidati. In qualità di operatrice sociale presso la comunità "Ghebel" di Acerra, era responsabile dei minori. Ieri il mare a Paestum, nel Cilento, era molto mosso. Probabilmente è stato sottovalutato il pericolo: sulle spiagge della costa sventolava la bandiera rossa. Non c'erano le condizioni per fare il bagno in quel tratto di spiaggia libera dove il fondale è irregolare, anche a pochi metri dalla riva non si ha più piede, e le correnti sono molto forti. Ma alcuni dei bambini della comunità di tutela per minori di Acerra, al primo giorno di vacanza, volevano fare il bagno a tutti i costi.
Erano arrivati proprio ieri nella località turistica per trascorrere in un campeggio una vacanza di due settimane.
Il salvataggio dei due bambini
Quando l'operatrice ha visto i bambini in grave difficoltà, non ha esitato a tuffarsi in acqua. I due minori sono stati tratti in salvo anche grazie al successivo intervento del titolare e di un bagnino del vicino lido "La Gondola" allertati da altri bagnanti. Nel frattempo, però, Raffaella era stata risucchiata dall'acqua. Quando è stata tirata fuori dal mare, i soccorritori del 118 della Croce Azzurra hanno provato a rianimarla. Ma è stato inutile. Il suo cuore aveva cessato di battere. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera e i carabinieri della compagnia di Agropoli.
Chi era Raffaella
Mamma di due figli, Rafaella era conosciuta sul lavoro come "la donna del sorriso", "l'angelo dei ragazzi difficili". Ha sacrificato la sua vita, lei che di vite ne salvava ogni giorno con il proprio lavoro. Aiutava minori, spesso extracomunitari e con realtà pesanti alle spalle. Sui social, amici e conoscenti oggi piangono la sua scomparsa: disponibile e generosa, sapeva ascoltare i ragazzi, essere per loro un punto di riferimento e un'amica. Nella fotocopertina della sua pagina Facebook, aveva inserito una frase che racconta bene la sua filosofia di vita: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre".