Non sono mai pervenuti, nei comuni colpiti dal sisma, i 33 milioni di euro donati dagli italiani con gli sms solidali. A dichiararlo è stato proprio il sindaco di amatrice, Sergio Pirozzi, dal palco di Atreju, durante la festa di Fratelli D'Italia. E' stata aperta un'indagine dalla Procura - riferisce il Fatto Quotidiano- ed il Pubblico Ministero di Rieti, nei prossimi giorni, discuterà con Pirozzi riguardo alla donazione mai pervenuta.

Amatrice

"Credo che tutti gli italiani che hanno voluto donare due euro con gli sms solidali l'abbiano fatto per sostenere Amatrice, Norcia, Arquata e tutti gli altri comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016", ha dichiarato il sindaco di Amatrice ad Atreju. "E' stato deciso di non voler far pervenire il denaro donato non rispettando, così, la volontà degli italiani. Questo fatto è terrificante perché da oggi in poi la gente non crederà più a nulla".

La Protezione Civile

"Non ho accusato la Protezione Civile", precisa il sindaco di Amatrice, "non ho mai detto che il ricavato è sparito nel nulla.

Voglio solo dire che in merito al denaro destinato alle popolazioni colpite dal sisma che ha ucciso quasi 300 persone, è stata fatta una scelta scellerata che ha totalmente escluso la popolazione e la volontà degli italiani". Nei prossimi giorni il primo cittadino di Amatrice verrà convocato dai magistrati per far luce sull'accaduto. E' stato già aperto, comunque, un fascicolo contro ignoti e sono state avviate le indagini: la Procura di Rieti vuole verificare la correttezza della raccolta fondi realizzata attraverso gli sms solidali.

Quanto accaduto non sarebbe, comunque, una novità. Nel 2009 furono raccolti 5 milioni di euro per il sisma che ha messo in ginocchio l'Aquila nel 2009. La somma non è mai pervenuta: con quei soldi, infatti, era stato costituito un consorzio finanziario con un fondo di garanzia.

Uno scenario simile si era verificato anche con il Terremoto che colpì nel 2012 la Pianura Padana, soprattutto il territorio Emiliano, ma anche Veneto e Lombardia. Per mesi i sindaci dei paesi colpiti dal sisma hanno gridato allo scandalo: i soldi alla fine sono arrivati, ma sono stati trasferiti alle singole Regioni per coprire i costi delle ricostruzioni. Ai terremotati nulla è mai pervenuto.

Norcia

A Norcia sembra andare meglio: starebbero, infatti, per partire i progetti finanziati con i soldi ricavati dagli sms solidali, testimonia il primo cittadino Nicola Alemanno. "Qui non sono state riscontrate anomalie", conferma. La Commissione che aveva il compito di ripartire il denaro ricavato tra i comuni colpiti dal sisma ha donato alla regione Umbria 4 milioni e mezzo di euro.

Il problema

La Commissione nominata per ripartire il denaro ricavato non avrebbe coinvolto tutti i comuni colpiti dal sisma. Accumoli ed Amatrice non sono mai stati avvisati, spiegano i due primi cittadini Stefano Petrucci e Sergio Pirozzi. Nessuno avrebbe beneficiato dei fondi e non è mai stato creato un bando per la presentazione dei progetti. Solo il comune di Arquata, venuto a conoscenza dei fondi, avrebbe richiesto un finanziamento per poter ricostruire la sede del comune.