Milano - 13 settembre 2017, il giudice della Sorveglianza Beatrice Crosti ha deciso che Fabrizio Corona dovrà rimanere in carcere. A fornire un'ulteriore conferma è stato il suo avvocato Ivano Chiesa: il pretore ha bocciato la richiesta di affidamento in prova in una comunità che era stata presentata negli ultimi giorni alla difesa del noto ex paparazzo. Corona ha deciso di prendere posizione contro la scelta del magistrato, protestando in stile Marco Pannella: cominciare lo sciopero della fame.

Durante la messa in onda di Mattino Cinque, il legale Chiesa ha dichiarato che pensava che Fabrizio potesse ritornare a casa dopo una sentenza positiva a suo favore o che potesse andare in comunità, ma così non è stato.

Le parole dell'avvocato Ivano Chiesa a Mattino Cinque

Sono state alquanto sconvolgenti le parole dell'avvocato Ivano Chiesa, ospite a Mattino Cinque. "Io e il legale Calcaterra abbiamo presentato un appello in silenzio al fine di poter ricominciare da dove ci eravamo fermati" ha dichiarato l'avvocato difensore di Fabrizio Corona. Nonostante ciò, il giudice di Sorveglianza di Milano ha deciso di respingere la richiesta e l'ex paparazzo dovrà rimanere in carcere.

"Sono davvero senza parole e lo siamo tutti. Siamo davvero scioccati" ha aggiunto Chiesa, che poi ha svelato che il suo assistito comincerà lo sciopero della fame. Inoltre, l'avvocato ha fatto sapere che gli hanno detto che la richiesta di scarcerazione è prematura, nonostante Corona sia in carcere ormai da un anno intero. "Fabrizio sta malissimo, è arrabbiato e scoraggiato - ha aggiunto Chiesa - Mi ha detto che ha intenzione di digiunare perché questo non se lo aspettava affatto. Gli ho sconsigliato questa soluzione ma lui avendo un carattere forte probabilmente non mi ascolterà". Infine, il legale ha concluso dichiarando che tutto questo è piuttosto duro da accettare, in quanto il suo assistito si sente un sequestrato e che ha fatto di tutto il possibile per uscire dal carcere.

Il giudice: "Ci sono elementi che testimoniano la pericolosità sociale di Corona"

Il magistrato di Sorveglianza di Milano ha dichiarato che sono presenti elementi che confermano la pericolosità sociale di Fabrizio Corona, che quando era in affidamento sul territorio, ha eseguito una pluralità di violazioni delle prescrizioni come nel gennaio 2016 è stato controllato in auto dalle forze dell'ordine stradali di Trani mentre era in compagnia di pregiudicati. Non solo: l'ex fotografo è stato beccato in moto senza patente ed è andato in vacanza a Capri con la fidanzata nel maggio 2016 senza autorizzazione (facendo riferimento alle sue continue assenze ai colloqui al Servizio per le tossicodipendenze e agli esami tossicologici).