Impossibile non commuoversi leggendo le parole (di seguito nell’articolo) condivise dalla mamma di Jacob Thompson sulla pagina Facebook creata per lui, per raccontare al mondo cosa è accaduto alla loro famiglia.
La storia di Jacob (è possibile leggere qui la sua storia) porta con sé numerose riflessioni su un fenomeno straordinario che dimostra l’utilità del web in questa era tecnologica.
Un’era in cui ognuno di noi ha la necessità di condividere ciò che gli accade, creando intorno a sé una comunità di gente che con empatia e generosità si mostra attenta e pronta ad offrire il proprio sostegno, sia attraverso la condivisione di semplici parole di conforto o anche con l’invio di foto, regali e a volte, addirittura, soldi.
L’empatia e la condivisione smuove il mondo del web
Qui di seguito le toccanti parole della madre di Jacob esprimono dolore, ma anche gratitudine e speranza:
“È con cuori tristi che ci troviamo a dover condividere la notizia della morte di Jacob. Domenica, 19 novembre 2017, a soli 9 anni, è morto dopo una lunga battaglia con il neuroblastoma durata quattro anni .
Siamo convinti che la storia di Jacob e il grande sostegno ricevuto da tutto il mondo renderanno tutti più sensibili nei confronti di questa terribile malattia. Ogni persona che ci è stata vicina, scrivendo a Jacob una cartolina di Natale, mandando un regalo, un messaggio o una preghiera, ha reso gli ultimi giorni della sua vita pieni di gioia, calore e affetto. Grazie per averci donato il vostro tempo e per esserci stati vicini. Fate sempre qualcosa per chi ha bisogno, donate il sangue o il plasma, usate ciò che potete, le vostre doti e le vostre capacità per offrire un sorriso, un sostegno a chiunque ha bisogno in onore di nostro figlio Jacob.”
Ciò che desta maggiore attenzione non è chiedere aiuto, ma riceverlo.
La gente attraverso il web si sente più vicina ai problemi degli altri. Le foto pubblicate su Facebook e le parole sincere di una madre preoccupata per il figlio malato esprimono paure ed emozioni vere che vanno dritte al cuore. Tutto questo risulta amplificato e accentua l’empatia delle persone. La gente, attraverso il web, diventa più sensibile, percepisce maggiormente il bisogno degli altri e spesso dona quello che può con il cuore.
Il “Natale anticipato” di Jacob coinvolge tutto il mondo attraverso il web
Questo fenomeno risulta molto evidente nelle foto pubblicate di seguito, in cui è possibile vedere che sono stati veramente in tanti a partecipare all’appello della madre di Jacob nel voler festeggiare il Natale in anticipo, solo per lui.
Gli utenti hanno mandato non solo foto con i loro auguri, alcuni hanno anche inviato regali, cartoline di Natale e pinguini di peluche all’indirizzo dell’ospedale Barbara Bush Children's Hospital di Londra.
Raccolta fondi sul web
La mamma di Jacob ha coinvolto il web non solo per rendere più felice gli ultimi giorni di vita del figlio, ma anche per ricevere un sostegno economico ed organizzare il funerale del bambino. Avendo avuto notizia dai medici che Jacob non ce l'avrebbe fatta nemmeno per Natale, come in effetti è accaduto (Jacob è morto il 19 Novembre 2017), hanno dovuto informarsi in anticipo per l’organizzazione di un funerale. Nel ricevere i vari preventivi sono rimasti scioccati dalle enormi spese in cui sarebbero dovuti andare incontro.
Hanno perciò pensato di chiedere un sostegno non solo a familiari e amici, ma anche a tutti coloro che attraverso il web sono stati loro vicino. Hanno così creato un annuncio tramite un sito di raccolta fondi “GoFundMe” attraverso il quale chiunque può inviare denaro, o essere d'aiuto anche attraverso la semplice condivisione tramite Facebook o altri social media.
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