La violenza contro il genere femminile è la violenza perpetrata contro le donne basata sul genere, ed è ritenuta una violazione dei diritti umani. Termine usato molto spesso per definire la violenza contro le donne è violenza di genere e, proprio nel giorno dedicato a questa violenza arriva una testimonianza inaspettata, quella di Laura Tangherlini. La giornalista Rai ha voluto raccontare la sua esperienza da incubo vissuta con un uomo libanese.

La conduttrice di RaiNews24 si racconta

La conduttrice del telegiornale Rai ha voluto raccontare il suo inferno, ben 3 anni passati tra botte, umiliazioni e liti. La donna racconta che quest'uomo è uscito dalla sua vita 3 anni fa, ma per altrettanti è stato un abisso, una relazione malata e non sapeva come uscirne. Solo ora, a distanza di tempo, la Tangherlini è riuscita a parlarne e a raccontarsi; attimi di vita privata che l'hanno colpita nel profondo. Probabilmente è riuscita a risollevarsi grazie anche alla relazione con il musicista Marco Rò, con cui si è felicemente sposata qualche tempo fa, ed ha avuto la forza di raccontare il suo passato fatto di vessazioni.

La donna si era fidanzata con un ragazzo libanese, cristiano maronita, in possesso di carta verde USA, ovvero la possibilità di risiedere negli Stati Uniti senza il bisogno di un visto. "Un uomo alla Raz Degan", lo definisce Laura, "l'ho conosciuto durante uno dei miei viaggi a Beirut"; dopodiché la giornalista gli ha proposto di andare a vivere in Italia e così è stato. Da quel momento è iniziato l'inferno, dove "tutto è cambiato, lui è cambiato": possessività, botte e gelosie varie, sparizioni e riapparizioni. Il tutto interrotto solo da alcuni momenti di coccole, carezze e attenzioni e poi tutto ricominciava; molte lacrime e rappacificazioni e soprattutto molte denunce che poi lui le ha fatto ritirare.

Botte improvvise anche se non frequenti

Un uomo dai mille volti l'ex della Tangherlini, un individuo che riusciva a manipolarla psicologicamente annientandole la sua autostima. "Le botte c'erano ma non frequenti, la manipolazione era sottile" racconta Laura, si nutriva della costante demolizione psicologica della giornalista: "Tu non sai dire, non sai fare...". All'epoca la conduttrice di TG piangeva durante le pause pubblicitarie e racconta che il direttore di allora, Corradino Mineo, è stato molto protettivo nei suoi confronti: la metteva in ferie e la tutelava all'interno dell'azienda.