Un bambino di appena due anni di età è deceduto nella mattinata di oggi presso l'istituto ospedaliero 'Martiri di Villa Malta' di Sarno, centro abitato della provincia di Salerno. Secondo le prime notizie, sembrerebbe che a causare la morte del piccolo A.B. (queste le iniziali del nome e cognome della vittima) sia stato un caso di sospetta meningite. La vittima, così come confermato dalle fonti della direzione sanitaria del nosocomio sarnese, sarebbe arrivata al pronto soccorso in condizioni gravissime; il bambino sarebbe deceduto circa un'ora dopo il suo arrivo presso la struttura ospedaliera.

La corsa in ospedale

Secondo una prima sommaria ricostruzione dei fatti, parrebbe che il piccolo, ormai già da diversi giorni, accusasse una febbre eccessivamente alta. Per questo motivo, i genitori nella serata di ieri hanno deciso di sottoporlo ad accertamenti medici. Il piccolo è giunto al pronto soccorso dell'ospedale sarnese intorno alle ore 20:40. Dopo la visita, sembrerebbe che il personale medico-sanitario abbia richiesto una consulenza pediatrica, ma che in quel momento il pediatra di turno fosse impegnato in sala parto. Il bambino, quindi, è stato trasferito all'ospedale 'Umberto I' di Nocera Inferiore, rientrando a casa dopo i dovuti controlli.

Questa mattina la folle corsa in ospedale a Sarno, intorno alle ore 06:40; ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano.

Le indagini e la profilassi

Intanto, sulla vicenda la Procura della Repubblica presso il tribunale di Nocera Inferiore (Salerno) ha aperto un fascicolo di inchiesta per appurare eventuali responsabilità umane, negligenze o omissioni nelle operazioni di soccorso. La magistratura ha anche predisposto il sequestro giudiziario delle cartelle cliniche e di tutta la documentazione sanitaria riguardante il piccolo. Sul corpicino senza vita sono stati effettuati dei prelievi ematici: il sangue del bambino, sarà infatti, analizzato dai medici dell'azienda ospedaliera 'Domenico Cotugno' di Napoli, nosocomio specializzato nel trattamento di malattie infettive e di urgenze infettivologiche, così come stabilito dall'autorità giudiziaria, per comprendere le reali cause del decesso e stabilire un eventuale contagio da parte del batterio meningococco. Nel frattempo, come da prassi consolidata, sono state avviate le operazioni di profilassi, cui dovranno sottoporsi i genitori del bambino, i contatti più vicini e i parenti stretti.