Il Pio Albergo Trivulzio è finito al centro di un'inchiesta della magistratura per i troppi decessi registrati tra gli ospiti. Alessandro Azzoni, 45enne milanese, ha lanciato un grido d'allarme per sua madre Marzia e per tutti gli anziani ancora ricoverati nella struttura lombarda. "Nonostante il lavoro di ispettori e Nas, al Pio Albergo Trivulzio gli anziani continuano a morire, anche oggi.

Le cose non sono cambiate e siamo molto preoccupati" ha raccontato l'uomo in un'intervista a Fanpage, esprimendo seria preoccupazione per le condizioni di Salute degli anziani ospiti del Trivulzio.

Il grido d'allarme di Alessandro: 'Non hanno fatto il tampone a nessuno'

Alessandro Azzoni, la cui madre Maria si trova presso il Pio Albergo Trivulzio, è tra gli organizzatori del "Comitato giustizia e verità per le vittime Trivulzio", che raccoglie le famiglie degli ospiti della struttura lombarda. L'obbiettivo del Comitato è la tutela della salute degli anziani ospiti ancora all'interno dell'istituto, oltre che la difesa della dignità e della memoria di quelli che purtroppo hanno perso la vita, per cause che attualmente sono oggetto di indagine.

In un'intervista rilasciata a Fanpage, Alessandro racconta che, nonostante l'attenzione della magistratura, nulla è cambiato all'interno della struttura. Anche sua mamma si è ammalata di Coronavirus come del resto quasi tutti gli ospiti della struttura. 'Su venti persone del suo reparto abbiamo saputo che nella scorsa settimana già sei sono decedute. Né a mia mamma né agli altri ospiti è stato fatto il tampone. Nemmeno ai dottori. Hanno permesso al virus di circolare liberamente nell'istituto' ha raccontato Alessandro, che ha espresso seria preoccupazione per le condizioni di salute della madre. "Mi avevano detto che stava meglio e che non aveva più la febbre, ma lunedì ho saputo che è a letto e non mangia.

Ho litigato con un dottore per farle mettere una flebo".

'Gli anziani continuano a morire, nulla è cambiato'

Il Trivulzio è finito al centro di un'inchiesta della magistratura, ma pare che la storia non sia ancora finita. "Sappiamo che ispettori e Nas stanno svolgendo il loro lavoro, ma qui gli anziano continuano a morire. Siamo tutti molto spaventati" ha dichiarato Alessandro, che teme che la gestione della vicenda non riesca a garantire e tutelare la salute degli anziani ospiti della struttura. "Nonostante l'inchiesta, le cose sono rimaste uguali. I tamponi non vengono fatti e non si fa quanto necessario per salvare le vite degli ospiti del Trivulzio. Solo ieri sono a venuto conoscenza che hanno messo un anziano insieme ad una donna che presenta i sintomi del Covid-19. In questo modo lo condanneranno a morte e tutto ciò è inaccettabile" ha detto l'uomo.