Massimo Giletti con il giubbotto antiproiettile: è così che ci appare il giornalista nelle immagini pubblicate dal settimanale di gossip di Cairo Editore, Diva e Donna, andato in edicola mercoledì 15 settembre. Il giornalista, scortato da fine luglio dalle forze armate in borghese, è però pronto per tornare su La7 per condurre l'appuntamento domenicale del programma Non è l'Arena.
La decisione del provvedimento
Il conduttore Massimo Giletti vive sotto scorta da poco meno di due mesi. Il provvedimento infatti è stato preso dalla Prefettura di Roma, dopo che il giornalista aveva ricevuto le minacce da parte del boss Filippo Graviano, intercettato in carcere, subito dopo che 200 boss mafiosi erano usciti dalla prigione nel pieno dell'emergenza Covid-19.
A far scattare la reazione del capomafia sarebbe stata una specifica puntata di Non è l'Arena, il programma condotto da Massimo Giletti, dove lo stesso giornalista aveva letto i nomi di tutti quei detenuti ai quali era stato permesso di passare dal carcere ai domiciliari.
L'11 maggio poi, Graviano, intercettato dal carcere de L'Aquila, avrebbe minacciato indirettamente Massimo. "Quell'uomo... di Giletti e quel... Di Matteo stanno scassando la m....." , sono queste le parole pronunciate dal boss probabilmente dopo aver visto la trasmissione la sera prima.
Massimo Giletti e il 'silenzio delle istituzioni'
Giletti era venuto a sapere delle minacce del capomafia a luglio: 'Non mi pare normale che io non ne abbia saputo nulla' aveva infatti dichiarato sul Corriere della Sera. "In questa storia - ha poi proseguito - quello che pesa è per l'ennesima volta il silenzio delle istituzioni competenti'. Nello specifico il conduttore si era soffermato ad accusare il responsabile della Giustizia, il ministro Bonafede, di non aver preso le dovute distanze dai fatti accaduti.
A sostegno di Giletti infine è arrivato il tweet da parte del direttore di La7, Andrea Salerno, che ha suggerito di tornare in onda: questa infatti sarebbe la risposta migliore alle minacce ricevute.
Claudio Fava contro il conduttore di Non è l'Arena: 'L'antimafia del giubbotto'
“Penso alla tristezza infinita di queste foto" ha detto esplicitamente e senza mezzi termini Claudio Fava, presidente della Commissione Antimafia regionale, riguardo alle immagini di Massimo Giletti pubblicate su Diva e Donna, che lo ritraggono con il giubbotto antiproiettile per le strade di Roma. "Penso ai cento che sono caduti in questi anni senza aver mai (mai!) nemmeno immaginato di indossare un giubbotto antiproiettile [...] Da oggi all'antimafia da talk show e fanfare dobbiamo aggiungere quella da giubbotto antiproiettibile", ha poi concluso Fava.