Massimo Giletti e Non è l'Arena tornano su La 7 il prossimo 27 settembre. Un appuntamento atteso da molti telespettatori. Il giornalista torinese ha rilasciato un'intervista a La Stampa in cui ha toccato vari temi. Dal referendum alla possibilità di un suo impegno in Politica. Uno scenario che non esclude a priori anche senza specificare un possibile colore politico: "Oggi le differenze tra destra e sinistra sono saltate. Le ideologie non ci sono più. L'importante non è dove stai ma avere la possibilità di incidere".

Massimo Giletti ha le idee chiare sul referendum

Massimo Giletti senza giri di parole ha manifestato l'intenzione di votare "Si" al referendum sul taglio dei parlamentari. Una scelta consapevole e di auspicio per un cambiamento più ampio. Definendo la sua preferenza "convinta", il conduttore di Non è L'arena ha sottolineato come si tratti di una scelta dal "valore simbolico". Ma avverte: "Deve essere inserito nel contesto di una riforma elettorale energica".

Non è l'arena fa già politica, spiega il giornalista

Le inchieste sul Dap hanno generato un vero e proprio polverone. Si è arrivati addirittura a generare conseguenze che hanno portato a generare le dimissioni del capo: "Credo di avere dimostrato di non essere legato a nessuno.

Affrontare Bonafede, fare una battaglia contro quella che ritengo una ignominia, la scarcerazione di boss al 41 bis e di centinaia di detenuti all’alta sicurezza, dimostra che non guardo in faccia nessuno. Abbiamo fatto vacillare un governo. Quando mi dicono che la tv non incide... Abbiamo fatto dimettere il capo del Dap". Inoltre, evidenzia Giletti: "Noi non facciamo solo opinione, ma anche fatti".

Parole simili a quelle di un politico, nota Maria Corbi, autrice dell'intervista, che domanda: "Sta per cambiare mestiere?" e Giletti si lasca andare ad una frase che non chiude la porta ad alcunché. "Non mi precludo nulla". Non si sbilancia, però, sull'eventuale collocazione politica.

Ci sono due colleghi di Massimo Giletti che hanno avuto un'esperienza in politica.

Una è Lilli Gruber che è stata europarlamentare dal 2004 al 2008, eletta con la lista Uniti nell'Ulivo, così come Michele Santoro tra il 2004 e il 2005. Massimo Giletti ritiene che proprio quelle esperienze abbiano rappresentano una testimonianza di ciò a cui fa riferimento. "Sono stati usati - evidenzia - dalla politica icone e portatori di voto, ma non hanno inciso. Io a questo gioco non partecipo".

Il giornalista ha comunque messo in evidenza come, a suo avviso, faccia già politica andando a stimolarla con una trasmissione che dà "voce a cittadini che non ne hanno la forza".