Non è ancora del tutto chiara la vicenda accaduta in Abruzzo nelle scorse ore, dove un bambino di 10 mesi ha ingurgitato sostanze contenenti cannabinoidi. Dopo i primi malori accusati, i genitori hanno portato d'urgenza il bambino al pronto soccorso di Chieti dove sono state individuate - attraverso esami tossicologici - tracce di cannabinoidi nel sangue del bambino che è stato, poi, trasferito presso l'ospedale materno infantile Salesi d'Ancona.

Gli sviluppi

Tuttavia, non si hanno dettagli su come sia stato possibile che un bimbo di soli 10 mesi sia arrivato a queste sostanze. Le autorità sanitarie coadiuvate dalle forze dell'ordine, dopo i primi accertamenti e i primi esami, hanno trasmesso tutte le informazioni raccolte alla Procura di Pescara. I genitori sono stati già ascoltati dagli inquirenti ma, attualmente, risulta ancora poco chiara la loro posizione rispetto alla vicenda.

Indaga, quindi, la Procura di Pescara che ha già aperto un inchiesta dove, al momento, viene mantenuto uno stretto riserbo d'indagine sia da parte degli investigatori che delle autorità sanitarie, visto e considerata la delicatezza della questione.

A quanto pare il piccolo di 10 mesi non versa in gravi condizioni, ma resterà comunque ricoverato presso il Salesi d'Ancona, per permettere ai medici di effettuare ulteriori accertamenti e controlli di un quadro clinico che seppur non grave resta critico.

Cannabinoidi: cosa sono?

Con il termine "Cannabis" o "Cannabinoidi" si intendono tutte quelle sostanze psicoattive che derivano dalla Cannabis Sativa, in particolare dalle inflorescenze femminili di queste piante, la cui componente attiva principale è il tetraidrocannabinolo (THC). I derivati della Cannabis sono ancora attualmente illegali in Italia, nonostante i progetti di legge presentati, i referendum proposti e le spinte da parte del dipartimento Antimafia per la legalizzazione della stessa per sottrarre mercato alle mafie.

Tra gli effetti collaterali - psicologici e neurologici - che si possono verificare a seguito del consumo di cannabis smisurato ed eccessivo si rilevano allucinazioni e psicosi (ma solamente se le dosi sono elevate), riduzione della memoria e dei riflessi, alterazione della coordinazione dei movimenti, della percezione dei colori o dei suoni, o, anche alterazioni dell'umore.

La cannabis viene utilizzata anche in ambito medico per combattere la sindrome di Tourette e l' AIDS, ma non solo. Invero, questa pianta possiede molti aspetti benefici che permettono di arginare la depressione, gli attacchi di panico e l'ansia favorendo il rilassamento del sistema nervoso.