Aperta fino al 14 febbraio 2016, la mostra dedicata a Henri de Toulouse Lautrec già sfiora i 10.000 visitatori in poco più di mese. Sono 180 le opere in mostra, in un percorso diviso in quattro sezioni che accompagnano lo spettatore nelle strade di Monmartre, sotto la guida del tratto unico e fresco del pittore francese. Il quartiere del Moulin Rouge quindi, dei cafè-concert e dell'umanità spigliata: attori, attrici, cantanti, ballerine.

“Le star – luci e colori di Montmartre”, è infatti il titolo della prima parte del percorso. La sezione dedicata al teatro - “Il Teatro, l’opera e lo spettacolo d’avanguardia” - mostra lo sguardo curioso e ironico dell'artista tra i palchetti e dietro le quinte.

Ed ecco poi il Lautrec grafico moderno“Il Grande pubblicitario” che promuove libri, coriandoli, catene per le biciclette. Lo spazio che offre la serie di litografie dell’album “Elles” è la più completa collezione delle opere grafiche originali di Toulouse-Lautrec al mondo. Protagoniste sono le “Maison closes”, di cui Lautrec racconta la vita quotidiana.

Ecco quindi i gesti intimi, i letti stropicciati, le toilettes e l'influenza dell'amico Degas, che compare in mostra con due opere. La quinta e ultima sezione - “Nel segno. Le passioni” - raccoglie infine le litografie e i dipinti dedicati alla natura e ai temi di vita quotidiana, come in “Il granchio che mangia una razza”, i cavalli, i cacciatori. Qui c'è il Lautrec più satirico, con i suoi temi ricorrenti, il tratto influenzato dal giapponismo e le magnifiche capacità sintetiche.

Accanto a questa raccolta unica, la mostra offre una selezione di dipinti degli artisti italiani più vicini e influenzati da Toulouse Lautrec. Tra loro compaiono opere di Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini, Serafino Macchiati, Pompeo Mariani.

Vale la pena quindi regalarsi una visita per Natale o dopo le feste, fino a metà febbraio salvo proroghe.

Magari affiancandola alla mostra torinese dedicata a Monet. La mostra, curata da Maria Teresa Benedetti, si avvale del patrocinio del Ministero dei beni culturali, della Regione Toscana e del Comune di Pisa ed è organizzata dalla Fondazione Palazzo Blu in collaborazione con MondoMostre.