Amare se stessi: non significa solo avere una buona autostima, ma instaurare un vero e proprio rapporto sano, un legame di fiducia stabile e solido con se stessi. L’amore per la propria persona è un tema molto sfruttato, soprattutto per quanto riguarda i prodotti marketing o per libri ed enti di crescita personale. Il problema si presenta quando si realizza che, in realtà, non è così facile sviluppare questo legame: l’amore personale non è automatico, ma va trattato con molta pazienza, impegno, fatica e soprattutto va coltivato nel tempo.

Così come per l’amore rivolto agli altri, quello per sé ha diversi volti.

Come posso dimostrare amore a me stesso

  1. Sii compassionevole e confidenziale. Spesso le persone che non si amano tendono ad auto-sabotarsi, demolirsi, punire eccessivamente se stesse. L’approccio confidenziale è invece l’opposto: ci si impegna a rapportarsi con se stessi come lo si farebbe con un caro amico. Quindi in questo caso, quando si commette uno sbaglio, per quanto grande sia, non bisogna rimproverarsi aspramente, ma acquisire la consapevolezza che sbagliare è umano e che ad ogni errore vi è una soluzione, per quando possa sembrare insuperabile sul momento. Quando si raggiungono buoni risultati, invece, è utile incoraggiarsi ancora di più, congratularsi, spronarsi, celebrare il proprio momento. Bisogna, in poche parole, essere la propria spalla su cui poter appoggiarsi, essere il proprio sostegno e non più darsi la zappa sui piedi.
  2. Prendi in mano la situazione. Alcune persone sono delle procrastinatrici seriali. Ebbene, rimandare troppo le situazioni è un atteggiamento, a lungo andare, di scarso amore verso di sé: evitare gli eventi sgradevoli ti affossa in un circolo vizioso per il quale avrai sempre timore di fronteggiare le tue paure a causa, spesso, del rischio di fallire. Dunque, bisogna prendere in mano la situazione e diventare protagonisti delle proprie azioni, non più osservatori.
  3. Vivi nel presente. Quasi tutti tendiamo a perderci troppo o nel passato nostalgico oppure, sognando o sperando, nel futuro. Ebbene, vivere nei giorni trascorsi o in quelli che ancora devono venire ci fa perdere l’unico momento nel quale siamo noi stessi: il presente. È ovvio che si tratti sempre di noi, della nostra vita, ma nell’arco di quest’ultima, fosse anche un mese o un anno, siamo in continuo cambiamento: per questo essere connessi con l’istante ci permette di vedere chi siamo noi adesso, e agire di conseguenza. Dobbiamo vivere nell'oggi per arrivare dove vogliamo essere domani.
  4. Non paragonarti agli altri. Siamo abituati ad essere giudicati, facciamo parte di una società in cui la competitività è la regola per la maggior parte delle relazioni sociali. Per questo, a volte, assorbiamo e facciamo nostro questo procedimento, arrivando a giudicare persino noi stessi. Eppure se riuscissimo a distogliere l’attenzione da ciò che hanno gli altri e da ciò che a noi manca, e la spostassimo invece su ciò che abbiamo, potremmo accrescere e coltivare queste qualità e la nostra unicità nonostante sia molto più faticoso ed impegnativo.