A prima vista il burkini potrebbe sembrare un capo medievale. Un capo di altre epoche, fuori dalla modernità e l’abitudine di mostrare più che si può. La donna tutta coperta, dalla testa a piedi, non può mostrare la pelle neanche sotto il sole. Ma il burkini è un’invenzione recente, nata dalla necessità della comunità islamica che non vuole rinunciare ad alcune abitudini occidentali.
Cioè andare al mare rispettando comunque le regole della sharia.
Ad inventarlo è stata una donna, che non vive in Medio Oriente o in un Paese islamico, ma che ha capito le richieste del mercato. La creatrice si chiama Aheda Zanetti ed è un’australiana di origine libanese. Ha cominciato a disegnarlo nel 2000 e ha registrato il nome, che è l’acronimo di burqa e bikini. Nel 2003 è stato messo sul mercato il primo prodotto ed è un successo. Tra i clienti non ci sono solo le donne musulmane, ma anche chi vuole proteggersi dal sole o da occhi curiosi. Costa circa 100 euro ed è venduto dalle principali case di moda in tutto il mondo.