In Italia continuiamo a ridurre le natalità mentre in altri paesi si impegnano a invogliare la popolazione, sembrerà banale o forse incredibile ma in Danimarca è bastato un anno di uno spot televisivo per far tornare ai danesi il desiderio di fare figli.
Nel corso di un anno dal lancio di "Fallo per la Danimarca" i nuovi nati sono stati 1200 già dopo sei mesi ,forse per merito e forza della pubblicità.
Ma la Danimarca non è l'unica
A mettere in campo iniziative a sostegno delle famiglie e per l'incremento del tasso di natalità c'è a occuparsene anche la Finlandia; qui lo Stato invia a casa un pacco bebè, una scatola di cartone che diventa un lettino con dentro tutto il necessario per il bimbo, in alternativa le mamme possono optare per una sovvenzione diretta in denaro, ora fissata a 140€. In Francia lo stato investe in maternità il 5% del PIL con bonus Bebè da 900€. Una famiglia del ceto medio con 2 figli, un neonato e un bimbo al nido, in un anno può mettersi in tasca quasi 7.000 €. In Gran Bretagna un po più di 3.000€.
In Russia dal 2007, Putin ha istituito Il giorno Nazionale del concepimento il 12 settembre; chi partorisce il 12 ha in regalo automobili, frigoriferi o altri elettrodomestici. In un Giappone sei anni fa in piena crisi demografica fu addirittura lanciato "Yotaro", il baby robot per adulti studiato in sostanza per stimolare il desiderio di diventare genitori. Quando nasce la voglia di ampliare la propria famiglia il problema arriva quando ci si trova a fare i conti con un apparato di servizi sociali non adeguato; bonus bebè a parte (pari in Italia a 960€ l'anno) asili, orari flessibili e permessi a lavoro per lei, quanto per lui ma soprattutto, come ha dimostrato una recente ricerca, una notevole differenza culturale tra sessi ancora in piedi nel nostro paese rendono la cosa molto molto complicata.
L'ideale sarebbe che anche nel nostro paese si studiassero delle politiche ad hoc per incentivare chi vorrebbe avere dei figli ma che per motivi legati alla precarietà del proprio impiego e alla difficoltà nel portarlo avanti con una prole a carico decide di desistere.