Parte tutto da una banale richiesta di amicizia, poi si va avanti con una conversazione di prima conoscenza e, appena raggiunta la giusta confidenza, viene chiesta una videochat così poi da potersi vedere e, con messaggi provocanti, abbordare le "prede" e farle risultare in atteggiamenti poco consoni. Ultima fase il ricatto: questa videochat viene praticamente presa in ostaggio con un salatissimo riscatto, tante persone hanno pagato per non apparire nelle bacheche Facebook di amici e parenti.

Arrestati 23 marocchini

Ragazze affascinanti su apparenti profili Facebook o di altri social network che, dal Marocco, abbordavano online italiani spesso benestanti e li filmavano in conversazioni di videochat sempre più intime per conto di un'organizzazione criminale che costringeva poi le vittime a pagare fino a 15/ 20 mila euro per evitare la diffusione di quei filmati su internet o a parenti e amici.

La polizia ha arrestato 23 marocchini, accusati di estorsioni a sfondo sessuale: grazie alla collaborazione della Gendarmerie Royale del regno del Marocco, sono stati individuati i nickname dei profili usati dall'organizzazione, i nominativi dei ricattatori e le transazioni monetarie.

È solo l'ultimo colpo tra i tanti

il fenomeno, conosciuto come SexTorcion, è in costante aumento nel nostro paese: basti pensare che dal 2013 al 2017 ci sono state oltre 5 mila denunce con un aumento del 500% oltre i tantissimi casi rimasti nell'ombra. C'è chi sotto minaccia ha pagato più di 40 mila euro per impedire la divulgazione di filmati osè, per non parlare poi di chi, travolto dalla vergogna, è arrivato a togliersi la vita, almeno quattro i suicidi.

Il gruppo operativo della polizia postale delle comunicazioni è partito seguendo i movimenti del denaro, per scoprire estorsori, anche italiani, tra gli altri 14 arrestati e i 30 denunciati negli ultimi tre anni. Le vittime, spesso, sono uomini adescati da altri uomini fingendosi belle ragazze con profili fake ma non mancano le donne, così come i minorenni esposti maggiormente ai rischi della rete degli incontri online.

Le indagini sono in corso, su estorsioni effettuate da soggetti di altri paesi.

Denunciate, nel caso in cui cadiate nella trappola

Non accettate richieste d'amicizia da persone sconosciute, perché questi potrebbero essere i risultati indesiderati. E se siete succubi di minacce non esitate a denunciare, non buttate i vostri soldi per paura. O per lo meno bloccate subito il profilo che avvia questo tipo di conversazione.