Dopo aver reso noti i dati sulla vendita degli abbonamenti a Mediaset Premium il titolo del gruppo di Cologno Monzese è letteralmente sprofondato in Borsa, facendo registrare perdite di oltre il 4 per cento a Piazza Affari in un venerdì di grigiore assoluto per il gruppo televisivo fondato da Silvio Berlusconi.
I mercati non hanno gradito i dati relativi alla vendita di abbonamenti del terzo trimestre: solo 112mila unità a fronte dei 130mila previsti dagli organi di stampa alla vigilia, e che fanno ammontare a 1 milione e 815mila il totale degli abbonati a Mediaset Premium, in una stagione che si prevedeva trionfale grazie all'esclusiva sulla Champions League e che in realtà si è tradotta in un inatteso flop.
Proprio per accaparrarsi gli ambiti diritti televisivi, il Biscione ha sborsato ben 700 milioni di euro, una cifra importante con la quale Mediaset sperava di strappare abbonati alla pay tv concorrente, Sky. Ma il gruppo di Berlusconi non demorde e promette battaglia annunciando il nuovo obiettivo per il secondo semestre del 2015, che si annuncia di 200mila nuovi abbonati. Un target ambizioso, che Mediaset Premium conta di centrare a dispetto dei dati deludenti fatti registrare fino a settembre.
L'obiettivo per fine anno è di 1 milione e 900mila abbonamenti
Gli investitori, nonostante l’ottimismo ostentato dalla tv di Berlusconi, si sono dimostrati scettici, anche perché l'impennata attesa nella vendita di abbonamenti, in corrispondenza dell'inizio della stagione calcistica non c'è stata.
Mediaset, in una nota, ha invece sottolineato che “il ritmo di sottoscrizioni” del mese di ottobre si annuncia positivo, ma è chiaro ormai agli investitori che gli obiettivi attuali del Biscione sono bel al di sotto dei 2 milioni previsti a fine luglio.
Sotto questo aspetto, Mediaset Premium ha voluto precisare che il target dei 2 milioni di clienti stimati a fine luglio, contro gli 1,9 milioni che rappresenta il nuovo obiettivo, comprendeva inizialmente anche i diritti attivi delle carte prepagate che il Biscione generalmente non ricomprende nei dati relativi a Premium perché "volatili" e quindi privi di attendibilità. Come al solito saranno il mercato e gli investitori, nei prossimi giorni, a dare una risposta all'ottimismo del gruppo di Cologno Monzese.