Da oggi cambia la normativa europea ed entra in vigore il bail in, finisce così l'era dei salvataggi di Stato alle banche. E tutti i risparmiatori italiani tremano poiché un primo assaggio lo hanno avuto con il fallimento delle quattro banche di alcune settimane fa, tra cui il crack di Banca Etruria. D' ora in poi i clienti, le autorità di vigilanza e i governi, dovranno fare i conti con questa nuova norma.
In altre parole bail in significa salvataggio interno e manda in soffitta il salvataggio da parte degli Stati europei (bail out) costretti a spendere centinaia di miliardi per salvare gli istituti di credito sull'orlo del fallimento. Il nuovo meccanismo permetterà di non toccare le obbligazioni e i conti correnti superiori a 100 mila euro. I banchieri, dunque, continueranno ad essere strapagati e potranno avere ancora la possibilità di privatizzare gli utili e socializzare le perdite, nella maggior parte dei casi dovute ad azzardi della banca che lucrano sulla pelle delle povere persone.
Dal nuovo anno, dunque, tutti i correntisti e i risparmiatori non potranno accampare scuse in caso di fallimento del loro istituto di credito dove hanno depositato i risparmi, perché le banche da ora in avanti saranno viste non più come enti pubblici, bensì come aziende private e in caso di crisi o peggio, di fallimento, pagheranno per primi gli azionisti, poi gli obbligazionisti e alla fine chi possiede un conto corrente superiore a 100 mila euro.
Come funziona
Questo nuovo bail-in prevede una serie di misure cautelative per far si che non avvenga mai una eventuale crisi della banca: nel caso quest’ultime risultassero non sufficienti allora si attiverebbe tutta un'altra serie di misure che culmina in quella che viene definita risoluzione della banca. Si creerebbe così una “good bank” con il compito di continuare la normale attività bancaria e una “bad bank” in cui convogliare le passività e i debiti accumulati tagliando i valori agli azionisti e obbligazionisti. Tutto il processo avviene sotto l'occhio vigile di BCE e Banca d’Italia.
Se cambiano le norme anche il risparmiatore dovrà cambiare il modo di vedere le banche. Per prima cosa occorrerà informarci meglio sulla banca a cui vogliamo affidare i nostri soldi.
In caso di investimenti, poi, occorrerà tenere a mente che un alto guadagno comporta sempre un alto rischio. Inoltre, per una maggiore tutela, converrà aprire non più un solo conto corrente, ma vari, in modo tale da rimanere sotto i 100 mila euro, in quanto depositi inattaccabili.