Donald Trump, dopo l’annuncio del ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi Cop21, ha chiesto allo staff del dipartimento dell’Agricoltura americano di non usare il termine “climate change” (cambiamento climatico) in favore di un più sobrio “Clima estremo”.
Il rapporto
Un nuovo rapporto di 13 agenzie federali smentisce seccamente il Presidente americano, la bozza rientra nel National Climate Assessment, la valutazione sul clima richiesta dal Congresso ogni quattro anni, ma ancora non approvata dall'amministrazione. Temendo però che la Casa Bianca possa censurare tali conclusioni, gli scienziati hanno dato preventivamente una copia al New York Times visto che si trovano palesemente in contrasto con la scelta di abbandonare l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Il clima è già cambiato
"Le prove di un effettivo cambiamento climatico sono molteplici, dall'alto dell'atmosfera fino alla profondità degli oceani" viene spiegato nella bozza, secondo il quale negli Usa ci sono già segni evidenti dell’innalzamento delle temperature dovute all’azione dell’uomo. Negli ultimi 135 anni c’è stato un aumento di 1,6 gradi Fahrenheit (ossia 0,9 gradi centigradi) dovuti principalmente all’immissione in atmosfera di gas serra da parte delle industrie. Le temperature medie negli Stati Uniti sono aumentate in modo drastico solo negli ultimi decenni, toccando il loro livello più alto mai registrato negli ultimi 1.500 anni. Dal 1980, infatti, con il boom dell'industria a livello mondiale ed i comportamenti sempre più incuranti dell'uomo verso il pianeta la situazione è precipitata in modo preoccupante.
Gli scienziati sono concordi nel dire che non ci possono essere altre spiegazioni per questi dati, non è colpa di cicli naturali del clima se ad oggi si registrano queste temperature.
Oltre alla possibile censura c’è anche la paura di uno stop totale al prosieguo delle ricerche visto che l’Amministrazione statunitense ha scelto come direttore dell’Epa, l'Environmental Protection Agency, Scott Pruitt, notoriamente scettico sul climate change.
Timore lecito visti anche gli ultimi sondaggi al gruppo Social Science Research Solutions per conto della Cnn che continuano ad essere sfavorevoli. Solo il 38% approva il Presidente mentre il resto degli americani dichiara di non fidarsi molto di quello che arriva dall'amministrazione.