Il Governo ed i sindacati hanno finalmente accordato per le Pensioni 6 miliardi di euro che si renderanno disponibili durante i prossimi tre anni. I sindacati si ritengono soddisfatti del verbale firmato ed a questo incontro ne seguiranno altri di perfezionamento.
Governo e sindacati accordo pensioni firmato
Il governo ed i sindacati hanno finalmente trovato un accordo e firmato il verbale che accompagnerà il sistema pensionistico italiano.
Si interverrà per un totale di 6 milioni di euro, per modificare quantitativamente le pensioni di vario tipo. Si tratta di un primo accordo ed a questo ne seguiranno altri per perfezionare le misure prese. Giuliano Poletti, attuale ministro del lavoro ed i tre leader di Cgil, Cisl e Uil hanno siglato questo verbale, redatto e firmato. Nel documento ufficiale ci sono disposizioni a riguardo i prossimi tre anni del sistema pensionistico italiano. Per i sindacati che hanno comunicato l'avvenuta firma del verbale, si tratta di un "Buon risultato ma è solo l'inizio".
Pensioni, 6000 euro in tre anni. I vari interventi riguarderanno l'Ape, che sarà in fase sperimentale per due anni, le pensioni precoci, le estensioni e l'aumento delle quattordicesime per tutti pensionati con i redditi più bassi.
"Abbiamo concluso la fase di lavoro con i sindacati e siglato un verbale che è la sintesi di questo lavoro sulle tematiche della previdenza", ha detto il ministro Poletti alla fine dell'incontro con CGL, Cisl e Uil.
Il Ministro Poletti commenta l'accordo
Il commento del ministro continua e cita: "abbiamo rappresentato l'intenzione del Governo di rendere disponibili sei miliardi in tre anni. Questa previsione fa i conti con il quadro generale di finanza pubblica e siccome sono interventi strutturali, avremo una distribuzione che parte più bassa e cresce nel tempo". "Uscita 41 anni per precoci in difficoltà". L'uscita infatti è anticipata a 41 anni contributivi per chi ha lavorato 12 mesi continuativi, prima di avere compiuto i 19 anni.
Questo però vale per il lavoratore in difficoltà, chi è disoccupato, disabile o che ha svolto mansioni lavorative particolarmente pesanti. Potranno usufruire di queste agevolazioni i "lavoratori precoci", ossia chi ha iniziato a lavorare prima della maggiore età.