All'alba del nuovo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale (TPL), previsto per venerdì 30 maggio in tutte le città italiane, ci si domanda quale sia lo stato attuale di un settore che nell'ultimo trentennio è stato variamente disciplinato per adeguarlo alle esigenze dei cittadini-utenti e che, nonostante sia costantemente nell'occhio del ciclone, non ha ancora fatto significativi passi in avanti.

Secondo la Lega Consumatori Lazio "l'assetto, le funzioni, i principi di programmazione territoriale, le modalità di definizione delle tariffe minime e dei costi standard dei servizi, per l'attribuzione dei contributi pubblici agli operatori del settore stabiliti dalla legge-quadro (l.151/1981) e successivamente integrati con norme relative all'inclusione nel TPL delle Ferrovie dello Stato (l.59/1997), mantengono la loro validità e devono essere applicati tenendo conto delle evoluzioni intervenute nel settore e, più in generale, nel contesto socio-economico del nostro Paese.

Non a caso la più recente Legge di Stabilità (l.

228/2012 art.1, comma 301) ha previsto l'istituzione del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del TPL che, dopo diversi orientamenti normativi, ha sostanzialmente recuperato la funzione dell'analogo Fondo previsto nella precedente legge-quadro.

La Lega Consumatori Lazio sostiene, tuttavia, che "nonostante le prescrizioni contenute nella Legge di Stabilità il TPL continua a non soddisfare l'accresciuta domanda di servizi della clientela e i numerosi interventi normativi hanno "appesantito" il sistema senza migliorarne l'efficienza e l'economicità ". Ci domandiamo, allora, qual'è la ricetta per rendere più efficiente il TPL?

Le Associazioni dei Consumatori chiedono da sempre un'efficace programmazione della mobilità (nazionale e locale) e interventi di efficientamento del servizio per:

  • il progressivo miglioramento del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi;
  • la riduzione dell'offerta in eccesso rispetto alla domanda e il corrispondente incremento qualitativo e quantitativo dei servizi a domanda elevata;
  • la previsione di idonei strumenti di monitoraggio e di verifica delle performance del sistema.

La Lega Consumatori Lazio è impegnata a fornire il suo contributo in tal senso esercitando - a monte e a valle del quadro di comando del sistema - l'indispensabile "controllo sociale" la perdurante assenza del quale è una delle cause delle criticità del TPL e delle derivanti ripercussioni negative sul livello di tutela della collettività.