Quelli in corso sono giorni decisivi per il mondo della Scuola; sullo sfondo la possibile soluzione del caso dei Quota 96, all’orizzonte il maxi concorso del 2015, nel mezzo l’avvio del TFA 2014.
Proprio in riferimento al TFA 2014, il Cineca ha fornito degli importanti chiarimenti in merito alla cancellazione dell’iscrizione a plurime classi di concorso, il tutto mentre il ministro Giannini, impegnato in una conferenza alla LUISS, faceva riferimento al maxi concorso in programma nel 2015 e all’età media del corpo docente italiano.
TFA 2014 e Scuola: info CINECA su cancellazione plurime classi di concorso
Come accennato in apertura, il CINECA ha fornito delle importanti dichiarazioni in merito alla procedura di cancellazione preventiva ai testi preselettivi in vista del TFA 2014.
Come ormai risaputo, ogni candidato recava facoltà di iscrizione a più classi di concorso, ma in molti in queste ore stanno facendo dietro front, ecco che il Cineca ha rilasciato una nota spiegando come effettuare con precisione la procedura di cancellazione.
Chiunque si fosse iscritto a più classi di concorso in vista delle preselezioni per il TFA 2014 e non desideri più concorrervi non dovrà far altro che inviare una mail a tfa@cineca.it indicando il proprio nome, cognome, codice fiscale e classi di abilitazione dalle quali ci si intende cancellare.
Oltre alla nota del Cineca è comunque opportuno prendere visione del portale online dell’Università presso la quale si svolgerà il test cui non si intende partecipare; ogni Ateneo presenta infatti modalità esclusive di organizzazione dei pre-test in vista del TFA 2014 e potrebbe dunque essere necessaria l’effettuazione di un ulteriore ‘disdetta’.
TFA 2014 e Scuola, Giannini parla del concorso 2015 e dell’età media dei docenti
Gli abilitati al TFA 2014 potranno partecipare al concorso che si terrà nel 2015; del concorso, ma anche dell’universo della Scuola, è tornato a parlare il ministro Giannini, che a margine di una conferenza tenuta alla LUISS ha analizzato i dati dell’OCSE riferiti all’età media dei docenti italiani.
In media, ogni professore ha 50 anni ed oltre il 18% è precario, ecco che l’effettuazione del concorso - con annesso pensionamento per i Quota 96 - consentirà da una parte di immettere personale ‘fresco’ e dall’altra di innescare il ricambio generazionale di cui l’universo della Scuola ha un estremo bisogno.
All’inizio del proprio mandato, Renzi sottolineò che la Scuola sarebbe stato uno dei nodi nevralgici del proprio lavoro, ma sin qui alle dichiarazioni d’intenti hanno fatto seguito pochissimi fatti (basti pensare ai continui ritardi coi quali si è dato corso alla pubblicazione del bando per il TFA 2014); il ministro Giannini aveva addirittura evidenziato che si sarebbe cercato di implementare un metodo di reperimento dei docenti alternativo a quello del concorso, ma per il momento sembra aver cambiato idea: ‘Il concorso è l’unico strumento adottabile’ ha dichiarato al riguardo.
Staremo a vedere, l’auspicio è che si dia finalmente corso ad un’inversione di rotta che elegga la Scuola a perno fondante potenziandone il ruolo di formazione ed educazione della società di domani.