Mentre il mondo politico e la società civile si spaccano sulla questione dei rimborsi, il governo Renzi apre in maniera concreta e attraverso le parole proprio del premier a una riforma pensioni 2015 che tenga conto del meccanismo della flessibilità. Secondo i sindacati, l'annuncio è strettamente connesso al contenzioso sui rimborsi per la mancata indicizzazione, si tratterebbe di una mossa per placare gli animi dei pensionati (e pensionandi).
Intanto, però, si segnala anche un intervento di Damiano che chiarisce di trovarsi ovviamente d'accordo con Renzi ma soltanto se, almeno per una volta, si lascerà agire il parlamento.
Rimborsi e flessibilità: la riforma pensioni 2015 del governo Renzi news oggi 20-05
La questione dei rimborsi è stata "risolta" dal governo Renzi mediante un decreto che assegna un "bonus" una tantum ad alcune categorie di pensionati, i più bisognosi, investendo la cifra di 2 miliardi di euro circa a fronte dei 18 miliardi di "debito" che la Consulta, di fatto, aveva segnalato nella sentenza. È chiaro che si sceglierà la via dei ricorsi, ma il governo Renzi ha deciso di accompagnare questo annuncio con quello di una riforma Pensioni 2015 che limiti le iniquità della legge fornero.
L'annuncio è piuttosto chiaro, a partire dal 2016 si dovrà poter andare in pensione prima del raggiungimento dei requisiti e con una piccola penalizzazione: Renzi annuncia che la riforma delle pensioni sarà contenuta all'interno della prossima legge di stabilità e stempererà alcuni eccessi della Fornero. Al momento la situazione è la seguente: la pensione di vecchiaia può essere raggiunta con il requisito anagrafico di 66 anni e 3 mesi per uomini e donne (le lavoratrici del comparto privato 63 anni e 9 mesi e autonome 64 anni e 9 mesi), mentre la pensione anticipata con 42 anni e 6 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 6 mesi di contribuzione per le donne. La situazione, però, dall'anno prossimo potrebbe addirittura peggiorare con l'adeguamento all'aspettativa di vita.
Damiano e la Quota 97, il governo Renzi ammicca: news riforma pensioni 2015 oggi 20-05
Il Presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, ha rilasciato una dichiarazione dicendosi d'accordo con quanto prospettato dal governo Renzi sulla riforma pensioni 2015. La proposta "vaga" di Renzi richiama da vicino alcuni disegni di legge proposti dallo stesso Damiano e che al momento giacciono senza mai essere stati realmente discussi. Il Presidente, però, mette dei paletti molto chiari e richiama l'equilibrio democratico tra i poteri: la riforma delle pensioni dovrà essere discussa in Parlamento e Renzi, queste le sue parole, non dovrà fare ancora una volta di testa sua. La proposta già è presente, allora, e bisognerà partire da quella: si tratta della cosiddetta Quota 97, permettere ai lavoratori di uscire dal mondo del lavoro con 35 anni di contribuzione e 62 anni di età con la penalizzazione dell'8%.
Non soltanto si renderebbe più equilibrata la legge Fornero, ma si permetterebbe il turnover generazionale.
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