Gli ultimi giorni sono stati abbastanza concitati in materia di riforma Pensioni con il dibattito sul Jobs Act ancora nel vivo e con i nodi della pensione anticipata ancora da sciogliere, basti pensare al botta e risposta del Governo con il presidente Inps Boeri della scorsa settimana.

Proprio il Governo Renzi, in questo periodo deve fronteggiare diverse necessità che sono diventate ormai quasi emergenze, basti pensare alla tensione tra Italia e Francia sul blocco di quest'ultima dei profughi migranti fermati al confine di Ventimiglia o alla notizie di questa mattina relativa al debito pubblico che ha fatto segnare il suo nuovo record superando la cifra dei 2.200 miliardi di euro nonostante le entrate tributarie siano salite a 115 miliardi di euro.

Proprio a causa di un debito troppo pesante il Governo Renzi è bloccato nel portare avanti una riforma delle pensioni che favorisca l'uscita di chi ha raggiunto i termini per età o contributi e agevoli le nuove entrate nel mondo del lavoro.

Riforma pensioni: agevolare la pensione anticipata per favorire i giovani con il Jobs Act

Nelle sue ultime apparizioni Matteo Renzi ha fatto sapere che il governo interverrà sicuramente sulle pensioni italiane anche se non appare ancora chiaro in che modo questa maggioranza voglia affrontare il tema della pensione anticipata. Anche il ministro del Lavoro Poletti intervistato alle "Giornate del lavoro" della Cgil ha ribadito l'idea, condivisa da Renzi, di mettere mano alla riforma attraverso il Jobs Act senza scaricare il peso della manovra sui giovani lavoratori.

Anche secondo il presidente della commissione episcopale della Cei Bregantini il lavoro svolto sul Jobs act rappresenta il punto di partenza per far decollare il lavoro giovanile e facilitare la pensione anticipata a chi ha già dato tanto al mondo del lavoro.

Un altro alfiere della flessibilità nel mondo delle pensioni è Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, che negli ultimi mesi è stato l'esponente del governo che si è speso di più per modificare attuale legge Fornero. L'ultima modifica alla proposta di Damiano metterebbe in condizione di andare in pensione anticipata coloro che abbaino raggiunto i 62 anni di età e 35 anni di contributi versati. Secondo Damiano, nonostante la proposta preveda un meccanismo di penalizzazione dovrebbe nel contempo favorire l'entrata di molti giovani nel mondo del lavoro.