A Mirafiori in 1500 tornano a lavorare, la FCA produrrà il nuovo Suv Maserati Levante. Dopo anni di cassa integrazione lo stabilimento FIAT di Mirafiori ritornerà a produrre auto e 1500 operai ne saranno coinvolti. Dopo il boom di assunzioni e di automobili prodotte nello stabilimento di Melfi, da parte di FCA (Fiat Chrysler Automobiles), adesso è arrivato il momento di Mirafiori.

Se a Melfi, la FCA, quello che è considerato il settimo costruttore automobilistico del pianeta, ha concentrato la produzione della Fiat 500 XL e della Jeep Renegade, a Mirafiori si parla di Maserati. La fabbrica torinese del gruppo ritornerà a produrre auto dopo un periodo in cui è stata costretta a mettere in cassa integrazione i suoi operai. La notizia ha fatto subito il giro dei quotidiani e del web e rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come il gruppo voglia reinvestire sul lavoro in Italia come ha fatto già quest’anno in Basilicata.

Quanti operai saranno richiamati in catena di montaggio?

Da lunedì 7 settembre torneranno i primi 300 operai scelti tra i 1500 che da cinque anni erano in cassa integrazione. Saranno impiegati prima di tutti in corsi che li formeranno alla produzione del nuovo Suv Maserati, il Levante. Sempre in settimana dovrebbe riprendere a funzionare anche la linea che ha prodotto la Alfa Romeo Mito ed interesserà circa 600 operai. La Maserati, visti gli incrementi di vendita ottenuti in questi ultimi tempi con i nuovi modelli Ghibli e Quattroporte ed in previsione del lancio del nuovo Suv, sembra orientata a rilanciare la fabbrica di Mirafiori affiancando i 1500 operai richiamati, ai 2000 già attivi della vicina fabbrica di Grugliasco che stanno producendo i due modelli trainanti.

Reazioni dal mondo del lavoro e della politica

Claudio Chiarle segretario della FIM, il sindacato dei metalmeccanici Cisl, si è detto soddisfatto del progetto che prevede di costruire 25mila Maserati Levante all’anno nello stabilimento di Mirafiori. Sulla stessa falsariga altre sigle come la UILM e la FISMIC che per la verità avevano già appoggiato Marchionne quando ci furono le trattative che prevedevano il rilancio del famoso polo Torinese. Naturalmente non mancano i critici come la FIOM che contesta i dati pervenuti sottolineando che il richiamo al lavoro riguarderà di sicuro solo gli operai del settore carrozzerie impiegati alla costruzione delle Alfa Romeo, mentre per le auto di lusso della Maserati, siamo ancora a dati di previsione senza certezza alcuna. Matteo Renzi attraverso il suo profilo ufficiale Twitter, si è complimentato con Marchionne e fatto gli auguri agli operai che torneranno a lavorare.