C'è fermento in rete tra i docenti abilitati per la mancanza di alcuni criteri di trasparenza indispensabili di questo concorso docenti 2016. Uno dei punti maggiormente contestati riguarda la assoluta mancanza delle griglie di valutazione. Una sentenza del Tar Campania rinforza maggiormente questa convinzione in seno ai precari. Orizzonte Scuola la documenta riprendendo una notizia pubblicata da Il Sole 24 Ore spiegando sinteticamente le ragioni dell'accoglimento di un ricorso presentato da alcuni candidati ad un concorso indetto dalla Provincia di Caserta respinti dopo la prova scritta.
La sentenza del Tar Campania numero 1087 era stata emessa lo scorso 27 febbraio 2016. La presenza delle griglie di valutazione è disciplinata dal DPR 487/1994 all'articolo 12.
Il precedente della sentenza della Corte di Cassazione
Nell'accoglimento del ricorso del Tar Campania che nel rispetto del Dpr 487/1994 asserisce la precettività delle disposizioni ivi contenute per conferire regolarità all'intera procedura concorsuale, si richiama ad un illustre precedente delle sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione. Il riferimento è alla sentenza emessa il 21 giugno 2010 in cui ribadisce l'importanza della presenza di ipotesi di valutazione da parte della commissione d'esame anche solo sintetica prima della correzione.
L'articolo di OS ha scatenato la protesta in rete dei precari contro il concorso docenti 2016.
Non si vede ancora la luce in fondo al Tunnel
Come si può ben vedere dalle numerose contestazioni e dai numerosi contenziosi avviati al TAR, c'è ancora molto da dire circa la contestazione della non ereditarietà del precariato scolastico da parte dell'attuale esecutivo. La parola fine non sembra essere ancora giunta e i ricorsi continueranno certamente a piovere per salvaguardare i diritti calpestati dei docenti abilitati precari. Sull'attuale concorso in svolgimento pende l'incognita di un ricorso avverso la formazione delle relative graduatorie di merito che dovranno servire a immettere in ruolo i vincitori.