Durante la trasmissione 'Virus il contagio delle idee', su Raidue, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati è tornato a parlare della riforma Fornero e della necessità di cambiarla. Sempre più necessaria una maggiore flessibilità in uscita per consentire anche alle giovani generazioni di entrare nel mercato del lavoro. Tra le modifiche attuabili, sostiene Damiano, vi sono ad esempio quelle misure che porterebbero alla risoluzione del dramma dei precoci e degli esodati, con la concessione della quota 41 per i primi e dell'ottava definitiva salvaguardia per i secondi.
Sarebbe inoltre importante, ribadisce, affrontare la tematica delle ricongiunzioni onerose che andrebbero cancellate e affrontare il tema dell'opzione donna, che dovrebbe divenire una misura di pensione strutturale. Eccovi la sintesi del suo intervento.
Basta guerra tra generazioni, la riforma pensioni è fattibile ed aiuterebbe tutti
L'argomento centrale su cui ha voluto puntare l'attenzione Cesare Damiano è stata la contrapposizione generazionale. In passato, ha detto, il problema erano gli anziani privilegiati che con le loro Pensioni "toglievano un po’ a quelle dei giovani", ora che col contributivo quella discrepanza si è attenuata, il punto centrale deve essere quella di consentire ai giovani di entrare nel mercato del lavoro.
Il motto di Damiano continua ad essere 'anziani in pensione e giovani al lavoro '. Non è più ammissibile, sostiene, questa guerra tra generazioni, è necessario trovare misure comuni che aiutino i giovani ed i futuri pensionati. Damiano ribadisce che farà di tutto affinché passi anche una proposta di legge che permetta ai lavoratori di sommare tutti i contributi maturati nell'arco della propria vita.
Damiano contesta l'allarmismo dell'Inps e ribadisce che i soldi per una riforma pensionistica che tuteli donne, esodati e precoci è fattibile. Se si eliminano i trasferimenti per l'assistenza, sostiene, che nulla c'entrano con la pensione, si evince che 186 milioni sono pagati dalle imprese e 186 e mezzo sono costi pensionistici.
Dunque non vi è alcun dubbio sull'equilibrio dei conti. Per questa ragione, ribadisce con forza nel corso della trasmissione, è possibile fare delle modifiche strutturali alla riforma Fornero. Aggiungendo maggiore flessibilità in uscita, concedendo la quota 41 ai precoci, l'ultima salvaguardia ai 24000 esodati ancora esclusi, e rendendo strutturale opzione donna. Necessario altresì far venir meno l'ingiustizia delle ricongiunzioni onerose. Il Premier Renzi aprirà ad un tavolo di confronto?