Le ultimissime novità al 26 gennaio 2018 sulla riforma pensioni arrivano direttamente dal web e riguardano Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera. L'onorevole stimato da molti lavoratori precoci, esodati e soprattutto da molte donne, in primis da Orietta Armiliato, fondatrice del CODS, Comitato Opzione donna Social, potrebbe, stando alle ultime indiscrezioni diffuse, non ricandidarsi alle prossime Elezioni politiche nazionali. Si apre così in differenti gruppi una vera e propria gara di 'sostegno' nei confronti dell'onorevole, affinché il Partito Democratico torni sui suoi passi.

Riforma pensioni, la Fase 3 procederà senza la figura di Damiano?

In piena campagna elettorale, il tema della previdenza e dunque della riforma delle Pensioni per l'anno 2018 è più vivo che mai, e se c'è chi propone l'abolizione della Riforma Fornero e la pensione minima a 1000 euro, vi è chi in questi giorni ha continuato a ribadire l'importanza di quanto fin qui fatto dal Governo per migliorare la rigida Riforma attuale, purtroppo comunque non eliminabile in toto. Cesare Damiano, ricordano i lavoratori, si è sempre battuto al fianco dei più deboli, le sue battaglie più ardue sono state:

  • nei confronti delle salvaguardie per gli esodati, 8 quelle raggiunte fino ad oggi e la nona, definitiva, come prossimo obiettivo,
  • la battaglia per l'opzione donna estesa anche alle donne dell'ultimo trimestre, e la promessa di proseguire oltre con una proroga per le donne rimaste fuori, fondi permettendo.
  • Per i precoci dopo aver proposto a lungo il Ddl 857, è riuscito ad ottenere la pensione precoci con quota 41 al momento solo per alcune categorie più disagiate, le stesse dell'ape sociale. Con la speranza di poter concedere la quota 41 per tutti e di ampliare le 15 categorie dei lavori gravosi riconosciute dal Governo.

Tutto questo, anche qualora il Pd si riconfermasse, potrebbe rimanere un sogno per molti lavoratori, pare infatti che il Partito Democratico stia pensando di non ricandidare alle prossime elezioni l'onorevole Damiano, considerato sui social come uno dei più esperti in materia previdenziale.

Pensioni 2018 ed elezioni: Damiano fuori dai giochi

Cosi scrive Antonio Perna sul suo profilo facebook "Ciao a tutti, abbiamo saputo della possibile decisione da parte del PD di non candidare alle prossime elezioni politiche Cesare Damiano. Vorremmo quindi mandare al più presto al Segretario Nazionale e alla segreteria di Cesare Damiano un breve documento di sostegno"

Il Post come si evince dal documento allegato ha avuto moltissimo seguito, i lavoratori non solo hanno commentato manifestando massima stima nei confronti dell'onorevole, ma il post è stato condiviso sui maggiori gruppi facebook.

Non poteva mancare il post di Elide Alboni, referente del gruppo comitato esodati, licenziati e cessati, e di Orietta Armiliato, per il CODS. L'obiettivo dichiarato: riportare le adesioni sul gruppo del PD su cui è stata organizzata la raccolta dei consensi, a cui penserà lo stesso Perna iscritto al gruppo. L'appello rivolto al Pd è in sintesi il seguente: "Richiediamo con forza la sua candidatura, nella convinzione che la sua presenza nel prossimo Parlamento rafforzi grandemente l'iniziativa del Partito Democratico." Concludiamo con le parole di Orietta Armiliato che sembrano ben sintetizzare i commenti di quanti hanno a cuore la candidatura di Damiano: "Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera non si deve toccare, una sua mancata candidatura sarebbe fatale: sono in pochissimi ad avere le sue competenze e altrettanto pochi sono coloro che possiedono la materia a tutto tondo come lui, indipendentemente dal colore della sua bandiera, dunque, giù le mani da Cesare Damiano".

Voi cosa ne pensate?