"Non ci interessano le buste arancioni, vogliamo tante buste paga pesanti", lo ha confermato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a margine della tradizionale festa del primo maggio dove hanno partecipato anche le altre sigle confederali,Cisl e Uil. Anche in quest'occasione, non è mancato un ulteriore pressing al Governo sul delicato tema delle Pensioni.

Ecco le richieste dei sindacati

Stando a quanto affermato dal segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo,infatti, il sindacato è pronto a manifestare contro un Governo che finora non è stato in grado di dare una risposta a migliaia di lavoratori e pensionati.

La Camusso, avrebbe poi chiesto l'intransigenza per le intollerabili morti sul lavoro; un argomento molto discusso negli ultimi anni. Ad intervenire, è stato anche il leader della Cisl Annamaria Furlan chiedendo il rinnovo dei contratti di lavoro scaduti o prossimi alla scadenza: "Lo Stato è il peggior datore di lavoro con oltre otto milioni di lavoratori pubblici e della scuola che aspettano il rinnovo dei contratti", ha detto.

Camusso: 'intervenire sui precoci'

E di certo non poteva mancare la riapertura del tema riguardante i lavoratori usuranti e precoci che, nonostante abbiano iniziato a lavorare in giovane età non hanno ancora avuto la possibilità di accedere al pensionamento anticipato.

La richiesta dei sindacati, infatti, si concentra sulla revisione della Legge varata nel 2011 dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero che ha penalizzato gran parte dei lavoratori. L'obiettivo, è quello di attuare le misure necessarie al fine di assicurare il trattamento pensionistico ai lavoratori precoci visto che, come accennato da Susanna Camusso, un lavoratore non può stare su un'impalcatura all'età di 65-66 anni.

A tal proposito, l'esecutivo ha deciso di riaprire il cantiere della previdenza analizzando tutte le proposte giunte sui tavoli di Palazzo Chigi. La Quota 41, infatti, sembrerebbe la più accreditata visto che, darebbe la possibilità di lasciare anticipatamente a lavoro senza andare in contro a penalizzazioni. Intanto, le parti sociali, sono pronti a scendere in Piazza del Popolo a Roma per la manifestazione del 19 maggio, dove continueranno il loro pressing al Governo per un intervento immediato.