Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 10 giugno ci riportano le interessanti dichiarazioni di Elsa Fornero sui lavoratori precoci. Un'apertura per certi versi clamorosa, se si tengono in considerazione le continue discussioni all'interno del gruppo di quest'ultima categoria nei confronti dell'ex ministro del Lavoro, a cui l'Italia deve l'attuale riforma Pensioni, che presto dovrebbe cambiare con l'inserimento della flessibilità in uscita, prevista dall'Ape (anticipo pensione), su cui è al lavoro Tommaso Nannicini. 

L'apertura

Le ultime notizie sulle pensioni ci arrivano direttamente da Elsa Fornero, in grande spolvero nella mattinata di ieri, quando è stata ospite alla trasmissione L'aria che tira, in onda su La7.

Insieme all'ex ministro del governo Monti era presente anche Paola Picca in rappresentazione dei lavoratori precoci. Stanno facendo discutere ancora oggi le parole pronunciate dalla professoressa di Torino, il cui nome è accostato da diverso tempo alla nuova riforma pensioni in cantiere per la prossima Legge di Stabilità. 

Nonostante non abbia parlato apertamente di quota 41 per i precoci, la Fornero l'economista ha spiegato il suo punto di vista circa le possibili nuove azioni del governo Renzi in materia previdenziale. Parlando delle rivalutazioni piene delle pensioni elevate, la politica di San Carlo Canavese ha affermato che andrebbero destinate risorse prima alla categoria dei precoci, in particolar modo a coloro che hanno svolto lavori usuranti.

Parole che hanno per così dire spiazzato la platea, poiché sono proprio loro ad essere tra i più danneggiati dalla riforma. 

Dichiarazioni che non spostano in ogni caso la pressione sul governo, chiamato ad ascoltare le richieste di coloro che non possono andare in pensione dopo 41 anni di contributi e che, se non sarà fatto nulla in tal senso, si vedranno costretti a restare sul posto di lavoro anche dopo 43 anni, con l'aggravante dei lavori usuranti. La battaglia prosegue, con i lavoratori interessati che hanno preso in esame l'opzione della raccolta firme. Ad oggi nella futura riforma pensioni, non c'è traccia di una soluzione per loro. 

Negli ultimi giorni sono arrivate parole importanti anche da Cesare Damiano, il quale spinge per la pensione anticipata a 62 anni con penalizzazione ma anche sull'approvazione di quota 41, contenuta all'interno della sua proposta di legge (la numero 857).

Il presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ha inoltre dichiarato di essere pronto ad andare avanti per l'ottava salvaguardia per gli esodati, tema che rimane di stretta attualità ancora oggi. 

Possiamo proprio dirlo, Elsa Fornero e lavoratori precoci, la strana coppia che si ritrova, per caso oppure no, sullo stesso cammino. In passato sono stati commessi numerosi errori. Ad alcuni è stato posto rimedio, per altri invece non è stata ancora trovata una soluzione. Nel 2017 vedremo finalmente risolta la questione oppure anche con la riforma pensioni del governo Renzi la situazione rimarrà invariata?