Fabrizio Rondolino è quel giornalista de L'Unità che è riuscito a distinguersi in negativo per alcuni interventi sulla questione dei docenti che non vogliono trasferirsi forzatamente dal sud al nord. Come dai tweet riportati nella didascalia in calce al presente articolo, il noto giornalista si scaglia contro i docenti meridionali prima incitando le forze dell'ordine ad usare le maniere forti e poi accusandoli di non saper parlare in italiano.
E così gli insegnanti reagiscono e preannunciano querela nei confronti del giornalista reo di averli insultati. Uno di loro ha detto che se Fabrizio Rondolino fosse vissuto nel 1630, sarebbe stato sicuramente uno di quelli che il grande Alessandro Manzoni, nel suo celebre romanzo I Promessi Sposi, definì “untori”, i diffusori dell'epidemia di peste che colpì tutta la città di Milano.
Preavviso di querela
I Partigiani della Scuola Pubblica, intervenendo a difesa dei docenti meridionali attualmente alle prese con le assegnazioni provvisorie per il differimento della presa di servizio, che lo scorso 4 agosto si trovavano a Napoli a manifestare contro i trasferimenti forzati, lanciano un appello rivolto a tutti i giornalisti affinché termini questa campagna altamente diffamatoria nei riguardi della categoria degli insegnanti per la quale Rondolino adesso rischia la querela.
La vera stampa nazionale deve dissociarsi da un individuo di questa fatta e forse dovrebbe anche vagliare l'ipotesi della radiazione. È incredibile e vergognoso incitare la polizia alla violenza nei confronti degli insegnanti e insultarli nel modo descritto dall'ultimo tweet: a loro giudizio infatti contiene dichiarazioni altamente discriminatorie e di stampo razzista.
Capre deportate
Orizzonte Scuola mette in risalto altri interventi di Rondolino totalmente censurabili per il tenore offensivo in essi contenuto. Si tratta di repliche dello stesso giornalista che si leggono sul profilo twitter @frondolino, autentiche provocazioni come quel “capre deportate” riferito sempre ai docenti che rispondono ai suoi interventi.
Questo ha provocato il traboccare del vaso per il quale i Partigiani della Scuola Pubblica chiedono ai colleghi di aderire alla querela per diffamazione nei confronti del giornalista offrendo il supporto gratuito dell'avvocato. L'incredibile vicenda del docente meridionale denigrato per le sue origini finisce dunque in tribunale.
Un boomerang per il governo
Il portale I Nuovi Vespri. it si spinge oltre nel censurare il giornalista de L'Unità definendolo come l'emblema del “renzismo “ tipicamente razzista e antimeridionale. La gente del Sud legata alla tradizione dell'Unità di Gramsci adesso ha un buon motivo per allontanarsi da Renzi e dal PD perché ha capito come viene vista veramente. La chiave di lettura offerta è quella di schierarsi con il potere offendendo i docenti meridionali.