Il bonus di 500 euro, a disposizione dei docenti di ruolo delle scuole statali di ogni ordine e grado per la formazione e l'aggiornamento - erogato tramite la Carta del Docente - sarà confermato anche per l'anno scolastico 2017-2018. Lo ha affermato il Ministero della pubblica istruzione, università e ricerca, malgrado la ministra Valeria Fedeli avesse messo in dubbio l'erogazione del beneficio per il prossimo anno.

Molti insegnanti, infatti, sembravano contrari a questo contributo, per cui la ministra dell'istruzione aveva pensato di abolirlo. Da alcuni dati è però emerso che due insegnanti su tre hanno già speso tutta o in parte la somma. L'iniziativa, quindi, sembra aver avuto successo, malgrado le polemiche sull'utilizzo della carta, i problemi con la piattaforma e i pochi esercenti iscritti.

Le somme non spese saranno cumulabili

La buona notizia è che Il bonus di quest’anno sarà cumulabile con quello del 2017-2018; chi ha, quindi, speso in parte o non ha usufruito per niente dei 500 euro per la propria formazione e aggiornamento, potrà sommarli al nuovo importo erogato dal Ministero della Pubblica istruzione per il prossimo anno scolastico a partire dal 1° settembre 2017.

Discorso a parte per quanto riguarda il bonus del 2015-16: l'importo non sarà cumulabile in quanto non erogato tramite carta del docente.

Come verranno spesi i 500 euro del bonus?

Nell'anno scolastico 2016-2017 i docenti hanno acquistato per lo più tablet e personal computer, ma anche i libri sono andati per la maggiore. Meno propensi a spendere, invece, per le iscrizioni a corsi di formazione e aggiornamento che risultano all'ultimo posto nelle scelte dei soggetti interessati. Si suppone, dunque, che anche il prossimo anno gli acquisti più gettonati saranno gli stessi dello scorso anno. Questi dati affermano che i docenti preferiscono comprare dispositivi tecnologici, piuttosto che spendere la cifra per i corsi di formazione e aggiornamento.

Il Miur, del resto, consente agli insegnanti di poter usufruire di questa cifra anche per tablet e pc, quindi nessun problema, tranne che, molti di loro, spendono la cifra per i suddetti supporti, per esempio, per regalarli ai figli. Affinché questo fenomeno diminuisca, sarebbe auspicabile apportare qualche modifica al bonus come, ad esempio, porre dei limiti all'acquisto di uno stesso dispositivo nell'arco di tre anni, in modo da evitare che questi fatti si ripetano.