Mentre si avvicina la discussione parlamentare sulla legge di Bilancio 2018, diventa sempre più animato il dibattito politico, economico e sindacale sulla fase 2 della riforma Pensioni. Da una parte i sindacati che hanno presentato una piattaforma unitaria con diverse proposte di modifica al sistema previdenziale, non proprio l'abolizione della legge Fornero ma l'inserimento di alcuni elementi di flessibilità per l'uscita anticipata e soprattutto lo stop all'aumento dell'età pensionabile.

Pensioni, Boccia: non rimettere mano alla riforma della Fornero

Dall'altra il Governo Gentiloni che a modificare la legge Fornero non ci pensa proprio e che nelle ultime ore sta mettendo in dubbio anche le promesse fatte in questi mesi su giovani e donne, nessuna risposta dall'esecutivo sulla proroga o la stabilizzazione di Opzione donna e nemmeno dell'estensione della Quota 41 a tutti i lavoratori precoci. Resta l'Ape volontario, fortemente penalizzante per i lavoratori, la nuova formula per la pensione anticipata. D'accordo con l'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni sul rinvio delle modifiche alla legge Fornero anche Confindustria e Banca d'Italia, che esprimono preoccupazioni per i conti pubblici non tanto per i problemi sociali che continua a provocare la riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti appoggiato in Parlamento dalla maggioranza di larghe intese.

"Rimettere mano alla riforma Fornero - ha dichiarato oggi il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia - comporta un problema di sostenibilità dei conti pubblici".

Visco: attenti a spesa pensioni, attuare pienamente legge Fornero

Come detto, la preoccupazione confindustriale è quella di mettere a rischio le finanze pubbliche, visto che la legge Fornero rappresenta ancora una garanzia per l'Italia in Europa ma certamente rimane un grande problema italiano sul piano socio-economico, considerato che gli ultrasessantenni rimangono a lavoro e i giovani disoccupati. "Se abbiamo un problema di risorse limitate - ha aggiunto il leader d Confindustria oggi in un'intervista a Circo Massimo su Radio Capital - dobbiamo fare una scelta: o metterle sui giovani o sulle pensioni".

Gli industriali sono d'accordo con l'esecutivo: puntare sui giovani. "Di pensioni - ha detto Vincenzo Boccia - se ne riparla quando il Paese cresce". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Bankitalia. "La revisione ci ricorda - ha detto oggi al convegno della Corte dei Conti il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco - una volta di più l'importanza di garantire la piena attuazione delle riforme approvate in passato", dunque niente modifiche alla riforma pensioni targata Fornero.