Al centro del dibattito politico, economico e sindacale il dossier Pensioni in vista dell’esame parlamentare della legge di Bilancio 2022, la cui bozza lascia i sindacati insoddisfatti soprattutto sul fronte previdenziale. Una delle organizzazioni sindacali più rappresentative, la Cgil guidata dal segretario generale Maurizio Landini, esprime la propria contrarietà sul rinvio del confronto sulla riforma delle pensioni all’anno prossimo e chiede al governo guidato dal premier Mario Draghi che si inizi sin da adesso a discutere per trovare una soluzione rapida che trovi spazio nella manovra in Parlamento.
Pensioni, Ghiselli: ‘Serve una soluzione incentrata sulla flessibilità in uscita’
In particolare, sulle pensioni, la Cgil propone di trovare in tempi rapidi, appunto prima del varo della legge di Bilancio e non il prossimo anno come proposto dal governo, "una possibile soluzione - ha spiegato in una nota il segretario confederale del sindacato Roberto Ghiselli - incentrata sulla flessibilità in uscita e sull'attenzione ai giovani, alle donne, ai disoccupati e ai lavori gravosi".
Una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per l’accesso a nuove forme di pensione anticipate, questo chiedono sostanzialmente i sindacati (e non solo) soprattutto in vista della conclusione della sperimentazione di Quota 100 prevista per il 31 dicembre 2021, una formula che per tre anni ha consentito di accedere al trattamento pensionistico a 62 con 38 anni di contributi e non a 67 così come previsto dalla legge Fornero ancora in vigore e mai abolita.
Pensioni, la Cgil chiede al governo di avviare il confronto subito e non nel 2022
Adesso le pensioni anticipate con Quota 100 saranno sostituite dalla Quota 102, solo per un anno, secondo quanto prevede la manovra del governo adesso al vaglio dei gruppi parlamentari che hanno già annunciato una miriade di emendamenti, non solo in materia previdenziale ma anche su altri capitoli.
Ovvero in pensione a 64 anni con 38 di contributi, questa è la Quota 102 in via di introduzione. Una soluzione che non piace ai sindacati, i quali sollecitano l’apertura del tavolo di confronto e annunciano la mobilitazione per chiedere risposte concrete sulla piattaforma sindacale previdenziale che hanno sottoscritto in maniera unitaria.
Nella manovra economica e finanziaria per il 2022, oltre all’introduzione di Quota 102, ci sarà anche la proroga dell’Anticipo pensionistico sociale e di Opzione donna, su quest’ultima misura si sta lavorando però a lasciare i requisiti anagrafici e contributivi richiesti uguali a quelli attuali, anche se l’ipotesi prospettata in un primo momento del governo apportava della modifiche ai requisiti in senso più restrittivo.
"Sarebbe una beffa inaccettabile”, ha detto Roberto Ghiselli a proposito del rinvio del confronto. “Ragione in più - ha proseguito il segretario confederale della Cgil - per intensificare la mobilitazione sindacale che abbiamo già deciso". Per il sindacato occorre avviare “al più presto - ha sottolineato - il confronto con le organizzazioni sindacali".