Nelle prime ore della mattinata del 7 dicembre, un bambino di cinque mesi originario di Casarano (Lecce) avrebbe perso la vita nella culla per cause ancora in corso d'accertamento. A ritrovare il suo corpicino privo di vita sarebbe stata la madre che ha subito allertato i soccorsi. La procura di Lecce ha disposto l'autopsia per stabilire le cause del decesso del piccolo. L'episodio è stato riportato dai quotidiani locali e nazionali.

Una prima ricostruzione dell'accaduto

Sulla base di quanto constatato finora, il bambino stava riposando nella sua culla quando la madre giunta in camera per svegliarlo alle otto del mattino, si sarebbe accorta che non respirava più. A quel punto la donna avrebbe cercato disperatamente di far rinvenire il piccolo che non dava segni di vita. Successivamente ha chiamato i soccorsi intervenuti nell'immediato a bordo di un'autoambulanza. Gli operatori sanitari hanno trasferito il bambino in ospedale, dove i medici avrebbero cercato di fare di tutto per salvargli la vita, effettuando alcune manovre di rianimazione sul suo cuoricino.

Ma il piccolo non ce l'ha fatta: è spirato subito dopo nello stesso nosocomio. Una volta dichiarato il decesso del bimbo, sono stati allertati anche i carabinieri del posto che hanno subito raggiunto l'ospedale per interrogare alcuni testimoni. Le forze dell'ordine hanno informato la procura che ha aperto un fascicolo d'inchiesta, come atto dovuto per escludere eventuali negligenze. Nella giornata dell'8 dicembre è stato conferito l'incarico ad un medico legale per eseguire l'esame autoptico sul corpo del piccolo che nel contempo è stato trasportato nell'obitorio leccese Vito Fazzi.

Le indagini in corso

Gli inquirenti coordinati dal pubblico ministero Donatina Buffelli stanno cercando di risalire ai motivi per i quali il piccolo abbia perso la vita nella sua culla.

Sulla base delle prime ipotesi, il bimbo potrebbe essere deceduto per via di un rigurgito o per un episodio di "morte bianca", ovvero il decesso in culla detto anche SIDS (sindrome della morte improvvisa del bambino). Questa colpisce i bimbi tra un mese e un anno d'età e generalmente è una delle ipotesi plausibili quando si possono escludere, previa autopsia, tutte le altre cause note per spiegare il decesso del neonato, da malformazioni a eventi dolosi. Per adesso non si sospetterebbero eventuali responsabilità e negligenze da parte dei genitori.

Tutta la comunità di Casarano si è stretta intorno al dolore dei famigliari, sconcertati per l'accaduto. Il primo concittadino Ottavio De Nuzzo ha commentato l'episodio asserendo: "Non ci sono parole". Lo stesso ha espresso parole di cordoglio e solidarietà per i genitori che piangono la perdita di un figlio ancora neonato.