Sul sito di Icon 1000 si legge: “Mille è il numero empirico che forma il legame tra ragazzo e uomo. La soglia tra novellino de esperto. Mille è sempre stato l’obbiettivo. Il miglior cuoio, il miglior tessuto e la migliore corazza…Ogni dettaglio è stato criticato ed esaminato…” e via discorrendo. Loro, infatti si occupano di vestiario motociclistico e lo fanno alla grande. Ma quale migliore pubblicità nel creare dei prototipi dai tratti imponderabili.

Così molte delle caratteristiche che si ritrovano nelle loro motociclette sono , in realtà frutto della loro mentalità. Già con la ICON 1000 Katana le prestazioni avevano impressionato, qui si ritrova anche molto stile.

La creatura - La ICON 1000 Speedmaster rappresenta la seconda collaborazione tra i ragazzi di Portland della ICON Motorsports e la Triumph Nord America. Plasmata sul robusto telaio di una Triumph Speedmaster del 2013, possiede un motore twin verticale di reputazione consolidata – dagli anni 60 la Triunph 650 dice la sua a proposito. Se i suoi cilindri finlandesi parlano il linguaggio raffinato dell’era del raffreddamento ad aria, la forcella monta bottiglie nitro dello stile più moderno.

Non solo l’estetica, ma tanta sostanza sotto la sella Ha qualcosa dell'Honda CB125 di Valen Zhuo. Costruita da Vance & Hines e dagli specialisti delle corse Latus Motors, monta un motore twin raffreddato ad aria da 850cc. Motore che, fra l’altro condivide i 270°della Triumph Scrambler. Lavorando con il direttore del disegno Kurt Walter, i ragazzi della Icon hanno sostituito le ruote di serie della Speedmaster con delle quelle più leggere di una Tiger 800XC. Le gomme sonole M/H Racemaster lisce. All’anteriore delle Avon Speedmaster. Per l’impianto frenante, una Kawasaki ZX-10 ha donato il cilindro, montato su freni Galfer e cuscinetti EBC, così da assicurare renate al limite quando richiesto.

Altri particolari sono Zombie Performance e Loaded Gun.

Il sellino a contenere il tutto - Al fine di evitare di essere proiettati sulla gomma posteriore e contenere, dunque, le brusche accelerazioni di cui questo mostro è capace – come si vede nel video -  quasi si fosse su una Yamaha R1, i costruttori hanno pensato ad un comodo sellino. Le imbottiture sono importanti, ma no bisogna temere, il suo aspetto è cool quel tanto che basta. Ad esser sinceri un sellino così a far da codino non viene in mente. Soluzione indubbiamente originale. Sarebbe bastata qualunque altra soluzione già vista per rovinare tutto. Il serbatoio dovrebbe essere quello di una BSAC15 del 1960…comunque sia: Ci sta tutto con la sua scritta ICON 1000.

Per finire il motto che campeggia sui cilindretti NOS dell’impianto freni: “Go Fast, Look Flash”.