La questione Bollo auto storiche, per molti mesi è stata al centro delle attenzioni di appassionati e addetti ai lavori. Infatti con una norma introdotta a dicembre 2014 nella Legge di Stabilità 2015, il governo diretto da Matteo Renzi ha abolito l'esenzione dal bollo auto che fino a quel momento era stata prevista per le vetture di età compresa tra i 20 e i 29 anni, lasciandola solo ed esclusivamente per quelle che hanno da 30 anni in su'.
Il provvedimento in questione ha fatto molto discutere appassionati e addetti ai lavori. In particolare in molti all'interno del settore delle auto storiche si sono lamentati della crescita dei costi per mantenere queste vetture e infatti negli scorsi mesi è stato segnalato un calo nelle vendite e nel restauro di auto storiche con conseguente perdita di posti di lavoro e di fatturato per quanto concerne questo settore e il suo indotto.
La Corte Costituzionale accoglie il ricordo dell'esecutivo
Proprio per questo motivo le regioni sono insorte andando incontro alle esigenze degli automobilisti e cercano di modificare la normativa regionale.
Ovviamente il governo non ha voluto abbassare la testa trattandosi di un tributo regionale derivato dallo Stato e quindi il ricorso alla Corte Costituzionale per la questione relativa al bollo auto storiche è stato inevitabile. Da pochi giorni si è finalmente saputo che la Consulta ha pubblicato la sentenza dove da formalmente ragione all'esecutivo rendendo di fatto invalide le leggi varate da Umbria e Basilicata.
Le regioni si dovranno adeguare alla sentenza della Consulta
La questione bollo auto storiche sembra dunque essere giunta ad un momento molto importante. Infatti Negli ultimi tempi si era creata grande confusione, in quanto ogni regione faceva di testa propria e quindi in materia non vi era più una sola legge ma tante.
Adesso però le cose sembrano tornare alla normalità, con la pubblicazione di questa sentena con la quale la Corte Costituzionale da ragione al governo, probabilmente anche le altre regioni non direttamente coinvolte nella questione dovranno modificare le proprie leggi. Ci riferiamo in particolare alla Lombardia che aveva apportato negli scorsi mesi alcune significative modifiche alla legge sul bollo auto storiche.