Di bollo auto storiche negli scorsi mesi si è parlato moltissimo tra appassionati e addetti ai lavori. Ricordiamo infatti che la legge di stabilità 2015 ha di fatto eliminato l'esenzione che prima era stata prevista per i veicoli da 20 anni in su. Adesso invece l'esenzione rimane solo per le automobili che hanno almeno 30 anni. Questo provvedimento ha creato molte polemiche e critiche, inoltre negli scorsi mesi è stato fatto notare come il settore è andato incontro ad una pesante crisi, dovuta al fatto che in molti, pur di non sobbarcarsi ulteriori oneri, hanno preferito vendere o rottamare il proprio veicolo.

Attualmente la situazione è molto frammentaria, infatti molte regioni si sono adeguate a quanto previsto dalla normativa nazionale, ma vi sono state anche altre che invece hanno preferito fare di testa propria.

La situazione di Lombardia e Toscana

Ci riferiamo ad esempio alla Lombardia che ha deciso di far pagare nel 2016 il bollo auto storiche in misura fissa, pari a 30 euro per le auto e 20 per le moto, a patto che queste rispettino i limiti di emissione previsti per quanto concerne i gas nocivi.In Toscanainvece la situazione è ancora diversa, in quella regione infatti si paga una tassa forfettaria pari a 63 euro per le automobili con più di 20 anni e 26,25 euro per le moto, che fanno parte della medesima categoria.

Questo però vale solo per le autovetture e i motocicli portatori di un evidente interesse storico e collezionistico iscritti in appositi albi dell’Asi o delle Fmi.

Le ultime news sull'eventuale abolizione

Ricordiamo anche che ultimamente si parla sempre più spesso ed in maniera piuttosto insistente della possibilità di abolire la tassa di circolazione su tutti i veicoli, sostituendola con un’accisa aggiuntiva sui carburanti, che dovrebbe essere pari a circa 15 centesimi al litro.

Ovviamente questa soluzione, che finirebbe per interessare anche chi paga il bollo auto storiche non piace a tutti. I primi commenti negativi sono arrivati dalla Cgia di Mestre che boccia senza alcuna attenuante questa proposta che finirebbe per penalizzare chi con l'automobile ci lavora.