Nata da una proposta dell'assessorato e della Commissione Pari Opportunità del comune di Bagnara Calabra l'idea di creare un Museo dedicato alla Bagnarota pare procedere bene anche grazie all'approvazione da parte della Giunta Comunale che ha inviato alla Provincia di Reggio Calabria la pratica per poter ricevere il finanziamento (da inquadrare nel Piano territoriale di marketing territoriale).

Il progetto intende valorizzare e far apprezzare Bagnara Calabra non solo per le bellezze paesaggistiche e naturali ma anche per il lato e valore umano di una comunità che ha le sue radici sulla fierezza, bellezza e tenacia delle sue donne che nella figura della Bagnarota trova fondamento. 

Da sempre è la donna che dà sostegno morale alla famiglia ma non si limita a questo e il museo, che dovrebbe trovar sede nel Castello Ruffo, ne vuole dare atto omaggiando tutte le donne Bagnaresi con l'esistenza stessa del Museo in primis e dopo con una mostra fotografica permanente e ospiterà anche costumi storici e vari accessori.

Ma le attività non si fermeranno così, infatti oltre alla creazione di Depliant e Brochure verranno realizzati altri progetti come convegni/incontri con le scuole della città e dei paesi limitrofi ma anche Tour Operators e Agenzie di Viaggio ed inoltre è stato già progettato un bando di concorso per le scuole a tema 'La Bagnarota'. Non ci resta che sperare che i finanziamenti arrivino presto in modo tale che il territorio della città di Bagnara Calabra possa essere conosciuto ancora una volta in tutta Italia come è accaduto nel recente passato con il riconoscimento del marchio DOP e IGP per il suo torrone che da questo Natale avrà un sapore ancora migliore.

Conclusioni

L'Italia (le regioni e tutti i comuni che la costituiscono) si dimostra sempre come fonte di cultura e di tradizioni, certo che in questi nostri tempi moderni a volte non si fa attenzione né alla cultura né alla tradizione, magari siamo troppo occupati dalle varie problematiche sia locali che nazionali o internazionali, ma è bello sapere che c'è ancora la voglia e la capacità di riconoscere il valore delle cose e delle persone.

Il focolare domestico è da sempre il campo di battaglia delle donne, madri, nonne e onnipresente soluzione. Ad ogni problema la soluzione è la mamma che altro non è se non una donna, una Bagnarota (qui a Bagnara, nella vostra città avrà anche un nome, appellativo diverso ma siamo lì, il concetto è quello). Mi auguro che il museo prenda il giusto posto nel cuore e nelle menti dei giovani di oggi, che prendano solo il lato migliore del mito della Bagnarota come un esempio del fare e di agire e reagire alla vita ma che non considerino la Donna/Bagnarota una cosa ma una persona più preziosa di ogni altro bene. In passato la Bagnarota era quella che per far andare avanti la famiglia contrabbandava il sale, ora tiene solo il mito della bellezza, perché anche oggi le donne di Bagnara sono bellissime ma un po' si è perso, si è persa quella bellezza d'animo, oscurata dalla voglia di sballo dei tempi moderni ma spero e mi auguro che tutta la società ritorni ai valori morali di una volta e un buon punto di partenza potrebbe essere questo museo