La vita quotidiana a Bologna è molto frenetica soprattutto nel quartiere della zona universitaria, appunto per la presenza di molti studenti e anche di alcuni lavoratori provenienti dai dintorni. Molto spesso però il pasto centrale della giornata va consumato in giro a Bologna per chi non abita nella zona. Le mense sono gli enti più frequentati per questo fine.

Mensa

Oggi però ci focalizzeremo sulla mensa di piazza Vittorio Puntoni.

mensa molto frequentata dagli studenti delle facoltà limitrofe, che contano migliaia di studenti. La mensa è in un’ottima posizione e in certe fasce orarie presenta anche una certa quantità di persone. I prezzi sono pure vantaggiosi rispetto ad altri posti della zona. La cosa che fa storcere il naso è che da inizio anno si vedono volantini appesi con queste parole, citando “Per un pasto completo dovrebbero bastare 3€”, un po’ esagerato. Continuando “Con le riduzioni da 5 € a 4,80 € ci offrite un caffè alla settimana”. E' impossibile offrire piatti completi a 3 €, anche a studenti ma se è appena stata fatta una riduzione come mai si torna ad aumentare?

Se vi erano state già contestazioni in passato, ora si sono ripresentate. Con l'aumento dei prezzi infatti si è tornato a riaccendere il conflitto. Alcuni cambiamenti sono: un piatto di pasta passa dai 2.35€ ai 2.5€, mentre i contorni dai 1.65 € ai 2€. Sono piccoli rialzi ma in grandi quantità sono soldi in più. Inoltre i piatti unici sono a 5.5€ ora mentre un piatto con tre contorni o primi piatti 4.5€. Infine in molti prodotti le agevolazioni sono andate a scemare per gli studenti tornando pari a quelle per il pubblico.

Gli scontri ci sono stati e sono stati anche abbastanza violenti nella giornata del 26 ottobre. Mettere al pari lavoratori stipendiati e studenti senza una retribuzione è ingiusto.

Inoltre è un periodo di crisi ma data la folta clientela, un ribasso o la stabilizzazione dei prezzi li avrebbe penalizzati. Le mense dovrebbero garantire un servizio agevole e perseguire in minor parte un profitto. Sono istituzioni per il benessere sociale non per creare profitto quanto una multinazionale.