A rinnovare la mediocrità e la ripetitività dei palinsesti televisivi è arrivato il nuovo canale 8, che spesso riesce a sorprendere con la sua programmazione fresca e mai banale.  Martedì sera, però, mi ha letteralmente sbalordita proponendo un nuovo format che mai si era visto sulle reti italiane. Matrimonio a Prima Vista Italia è un esperimento sociale veramente innovativo, nel quale sei persone decidono di mettere in gioco la propria vita ed i propri sentimenti, sposandosi tra di loro, senza mai essersi visti.

Le tre coppie saranno il risultato di una selezione avvenuta utilizzando strumenti tecnologici sofisticatissimi, metodologie all'avanguardia e un team di psicoterapeuti e sociologi, esperti in relazioni. 

Il il programma mi ha inizialmente spiazzata e forse sta proprio in questo la sua capacità di catturare il telespettatore. L'idea di un matrimonio combinato non può essere interessante, ma a mano a mano che si guarda lo scorrere delle immagini, ci si sente quasi sollevati e speranzosi che siano gli altri a decidere, che siano dei professionisti a farlo e che le possibilità di fallire dovrebbero essere praticamente nulle.

L'emozione del matrimonio si somma all'angoscia  nera che solo l'ignoto è in grado di dare ed al fatto di dover coinvolgere l'intera famiglia in quella che sembra una folle scelta

Imbarazzo, presentazioni, sorprese e lacrime caratterizzano il giorno dell'unione tra queste tre coppie, che passa dall'essere il coronamento di un cammino ad essere l'inizio di un percorso completamente nuovo. Come tradizione vuole, agli sposini viene offerto un viaggio di nozze, durante il quale, le meravigliose locations ed i lussi accattivanti, faranno da cornice alle loro prime scoperte, ai primi avvicinamenti, ma anche ai primi confronti ed incomprensioni. La luna di miele rappresenterà il primo vero momento di incontro profondo, quando ci si troverà  l'uno di fronte all'altra, dovendo condividere il proprio tempo ed il proprio spazio, le proprie paura e le più intime follie, nascoste in ciascuno, ma visibili solo agli occhi che conoscono.

Superare i pregiudizi delle superficialità e le piccole questioni, che potrebbero far credere di non essere compatibili con l'altro, per scoprire che vi può essere una somiglianza più profonda che spesso, per fretta o negligenza, ci può sfuggire. 

Senza schermature e senza condizionamenti si potrebbe scoprire che il "non conoscersi" non sempre può essere un freno verso l'altro, a volte può rappresentare uno stimolo ad essere se stessi senza forzature, in modo naturale. Terminati i massaggi in spiaggia, le cene al chiaro di luna ed i bagni in piscine mozzafiato si dovrà affrontare la terza ed ultima prova: la convivenza. Le coppie dovranno decidere in  quale città vivere. Traslocare insieme in una nuova casa o in una dei due sposini, dovendo, in entrambi i casi, riorganizzare i propri spazi e la propria vita, nel rispetto dell'altro.

Questo è il momento della resa dei conti, quando ci si troverà a doversi realmente confrontare, non solo con l'altro, ma anche con la routine quotidiana ed i piccoli e logoranti attriti che gli ingranaggi interni alle coppie affrontano ogni giorno. Aspetterò martedì prossimo con bramosa curiosità e senza più dubbi al riguardo perché, dopotutto, "del diman non v'è certezza"!