In una recente intervista rilasciata all'emittente televisiva latinoamericana Telesur, il presidente siriano Assad ha parlato a ruota libera di diversi temi, tra cui la guerra che imperversa da anni nel suo paese, e il ruolo di Washington in Medio Oriente. Additato dall'occidente come il nemico numero uno da eliminare, Bashar al-Assad fa una analisi lucida dell'attuale situazione geopolitica mondiale, e rimanda al mittente le accuse ricevute dagli Stati Uniti e i suoi alleati.

Trump è solo una marionetta

Il presidente americano Trump non ha una agenda politica secondo Assad. Diverse istituzioni statunitensi sono le vere responsabili delle politiche governative, tra queste le agenzie di intelligence, il Pentagono, multinazionali delle armi, compagnie petrolifere e istituzioni finanziarie. Alcune altre lobby influenzano direttamente il potere decisionale americano. Il presidente statunitense attua semplicemente queste politiche, infatti quando durante e dopo la campagna elettorale Trump ha tentato di muoversi su un percorso diverso, ha subito attacchi feroci da più parti che lo hanno rimesso in riga.

Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno tentando in tutti i modi di impadronirsi della Siria, anche creando false accuse, come quella dell'uso di armi chimiche. La stessa accusa provocò l'invasione dell'Iraq da parte americana, ma di armi chimiche non ne fu trovata nessuna traccia. La Siria ha chiesto più volte all'Organizzazione per il Divieto delle Armi Chimiche (OPCW) di inviare missioni specializzate per indagare su quanto accaduto, ma gli Stati Uniti hanno sempre impedito che ciò avvenisse.

La situazione in Siria

Chi davvero ha usato armi chimiche in Siria sono i terroristi, in primis l'ISIS, che grazie al supporto di alcuni paesi occidentali, di Israele, Arabia Saudita e Turchia, ha seminato morte e distruzione.

Gli errori più o meno voluti dagli Stati Uniti si ripetono continuamente, come l'attacco avvenuto alcuni giorni fa nei confronti di un convoglio dell'esercito regolare siriano, che si trovava in viaggio per attaccare una base di terroristi nel sudest del paese. La Siria conta sull'appoggio di Cina, Iran e soprattutto Russia per risolvere definitivamente il conflitto. Un paese che sembra tornato all'era preistorica, manca luce, acqua, assistenza sanitaria, e deve essere ricostruita la maggioranza delle infrastrutture. Secondo Assad la chiave per la pace è cacciare definitivamente tutti i terroristi dal suolo siriano, cominciare un dialogo con le diverse forze politiche, e soprattutto cercare la totale riconciliazione tra tutti i siriani. Dimenticare e perdonare ciò che è accaduto in passato per poter così ripristinare la sicurezza nel paese.