Ancora due suicidi nei penitenziari italiani. Arriva un'altra tragica notizia durante queste feste natalizie. L'Osservatorio Permanente delle Morti in Carcere riporta due tragedie che sono avvenute tra il giorno di Natale e quello di Santo Stefano. Il bilancio è il seguente: 19 detenuti morti suicidi negli ultimi 5 anni. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto in queste ore.

Il 25 dicembre, Cataldo Bruni, un uomo di 31 anni, si è tolto la vita utilizzando una corda, alle sette del mattino. Questo suicidio è avvenuto nel penitenziario di Trani. Era in carcere per scontare una condanna fino al febbraio prossimo, a causa di detenzione di sostanze stupefacenti. Un altro dramma la notte tra il 25 e il 26 dicembre, quando Massimiliano Alessandri, di origine fiorentine, ha perso la vita nel carcere di Palermo. Aveva 44 anni. Il bilancio negativo parla di 19 morti nel periodo 2000/2004. Da considerare la frequenza doppia dei suicidi nel periodo delle feste natalizie rispetto al resto dell'anno.

Quali sono i motivi che portano ad un numero maggiore di suicidi durante il periodo di Natale? Probabilmente, potrebbe essere il senso di solitudine che colpisce quelle persone che si trovano lontano dai propri cari, in un periodo in cui si fermano tutte le attività carcerarie, come ad esempio corsi scolastici e lavori. A questo si aggiunge un numero minore di personale destinato al controllo per la riduzione dovuta alle ferie degli agenti di Polizia Penitenziaria.

Un ultimo dato statistico: sale a 43, 37 italiani e 6 stranieri, il numero dei detenuti che dall'inizio dell'anno si sono suicidati. La loro età media era di 40 anni. I penitenziari dove sono avvenute più morti suicide sono Napoli Poggioreale, con 4 morti, e il carcere di Padova, con 3 morti.

Tutto questo in attesa di un provvedimento da parte del governo Renzi che possa limitare o eliminare il sovraffollamento carcerario. Ricordiamo che qualche mese fa è stato firmato il decreto cosiddetto 'svuotacarceri' dal ministro Andrea Orlando che ha risolto limitatamente l'eccedenza nelle carceri italiane anche se ha riconosciuto ai detenuti delle condizioni di vita migliori rispetto a quanto avveniva prima.

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