'Sono fortemente perplesso ma rispetto la sentenza della Corte Costituzionale'. Mario Monti, così come evidenziato dal sito pensionioggi.it, esterna i suoi pensieri: 'La Consulta opera in un mondo calmo e riflessivo mentre i governi devono sempre affrontare situazioni di emergenza. Nel 2011, il nostro primo dovere è stato quello di evitare il defaut. Se non avessimo fatto quella riforma sarebbero state a rischio le Pensioni, non solo il loro aumento. Da evidenziare che la questione è stata dibattuta all'interno della Consulta: da quanto ne sappiamo la sentenza è stata adottata grazie al sì determinante del presidente'.

Mario Monti, ex premier, difende quanto ha fatto il governo nel 2011 con l'approvazione della legge Fornero

Mario Monti, ex presidente del Consiglio, continua a difendere quello che il suo governo ha compiuto, il tutto giustificato dalla necessità di non far salire lo spread: 'La situazione dell'Italia si avvicinava sempre di più alla Grecia. Se non avessimo agito come abbiamo fatto sarebbe arrivato il default con le conseguenze che possiamo immaginare. La situazione era talmente grave che sembrava inevitabile bloccare l'aumento per quelle pensioni. Inizialmente si pensava di colpire le pensioni più alte. Occorreva, però, un maggiore risparmio'.

Mario Monti: 'Avremmo dovuto impegnarci di più, non abbiamo avuto tempo sufficiente'

Mario Monti prosegue specificando che 'avremmo dovuto fare degli sforzi in più, ma non abbiamo avuto tempo per questo. Giusto per ricordare quale era la situazione economica di quel periodo: lo spread aveva raggiunto livelli incredibili, 574 punti base.

Oggi si trova a livelli molto più bassi, 110. Il cambio dell'euro con la moneta americana era 1,35, ora invece è a 1,12'. Ma l'intervento della Corte Costituzionale, secondo l'x premier, darà la possibilità al governo di intervenire per cercare di limitare i danni.

Vedremo nei prossimi giorni come l'Esecutivo si comporterà in relazione a quanto sancito dalla Corte Costituzionale il 30 aprile scorso.