Il cancelliere austriaco Werner Fayman, socialdemocratico, ha annunciato le sue dimissioni dopo che nel primo turno delle elezioni presidenziali si è imposto largamente il candidato di estrema destra Norbert Hofer. La portavoce del cancelliere, Anja Richter, ha dato ai media l'annuncio ufficiale. Fayman lascia la poltrona di premier e si dimette anche da leader del partito socialdemocratico.
Le dichiarazioni ufficiali
"Quando sia ha l'onore di essere cancelliere dell'Austria per sette anni e mezzo si dice grazie, con profonda convinzione". Queste le parole pronunciate da Werner Fayman dopo l'annuncio delle sue dimissioni. Il cancelliere uscente ha denunciato una perdita di consenso all'interno del suo stesso partito, dicendosi tuttavia "orgoglioso" del suo paese, ripensando agli anni che lo hanno visto alla guida dell'Austria.
Nei giorni successivi alle elezioni presidenziali di due settimane fa, Fayman aveva ricevuto forti pressioni all'interno del Spoe, il suo partito, soprattutto dall'ala giovanile dello stesso e dai sindacati che gli rinfacciavano la sua politica in materia di asilo agli immigrati oltre ad attribuirgli la maggiore responsabilità nella sconfitta subita alle urne ad opera dell'estrema destra.
Così, in una conferenza stampa convocata anche un po' frettolosamente, è arrivato l'annuncio del passo indietro da parte di Fayman. Dimissioni che aprono dunque una crisi politica nel paese, alle prese con scelte impopolari in materia di immigrazione e presunte barriere anti immigrazione da costruire ai confini con l'Italia.
Le preoccupazioni dell'Europa
Il risultato delle presidenziali, che ha portato alle dimissioni di Fayman, segue altre prove elettorali non convincenti in diverse tornate a livello amministrativo locale. Così come i membri di Spoe, anche i popolari danno segni di cedimento nel paese, mentre sembra inarrestabile l'ascesa dell'estrema destra del Fpo. Sono proprio i successi degli estremisti del partito che fu guidato fino al 2005 a preoccupare l'Europa per le posizioni ormai dichiaratamente nazionaliste e di destra populista.