Matteo Salvini è stato rinviato a giudizio dal Gup di Palermo Lorenzo Jannelli. Il leader della Lega dovrà rispondere all'accusa di sequestro di persona, in seguito alla mancata autorizzazione allo sbarco della nave di Open Arms nell'agosto del 2019, quando ricopriva l'incarico di ministro dell'Interno.
Open Arms, Salvini rinviato a giudizio per sequestro di persona
Matteo Salvini dovrà rispondere dell'accusa di rifiuto di atto di ufficio e di sequestro di persona.
La vicenda risale al periodo 10-20 agosto 2019, quando ben 147 migranti rimasero per giorni in mare a largo di Lampedusa sulla nave della ong Open Arms.
L'autorizzazione allo sbarco sulle coste siciliane avvenne soltanto il giorno 20 agosto, in seguito all'intervento della procura di Agrigento: non appena gli inquirenti si accertarono del disagio psichico e fisico dei migranti, non esitarono a ordinare il loro sbarco a Lampedusa.
Le reazioni politiche
Il leader della Lega Salvini ha dichiarato dai suoi profili social che la decisione del Gup di Palermo avrebbe un sapore politico. Non è preoccupato, ritiene soltanto di aver fatto il suo dovere, difendendo la patria come stabilisce l'articolo 52 della Costituzione Italiana.
Non è escluso che il rinvio a giudizio del leader della Lega Matteo Salvini, possa avere delle ripercussioni sulla maggioranza di governo. Al momento il clima è teso in seguito all'accelerata dei partiti di centrosinistra per l'approvazione del ddl Zan, in merito alle misure di prevenzione e contrasto all'omofobia.
Matteo Salvini non avrebbe inoltre gradito l'incontro di Enrico Letta con la delegazione di Open Arms, con tanto di foto con la loro felpa. I partiti di centrosinistra dell'attuale maggioranza di governo (Pd, M5s, Leu, Autonomie, Iv) avevano inoltre già espresso la propria volontà di autorizzare il processo contro Matteo Salvini lo scorso 30 luglio 2020.
Il processo: la data di inizio
Il processo avrà inizio il prossimo 15 settembre nel tribunale di Palermo. L'avvocato Giulia Bongiorno rappresenterà la difesa del leader della Lega e colei che sosterrà la tesi del rifiuto da parte di Open Arms di sbarcare in Spagna o a Malta, dirigendosi verso Lampedusa senza autorizzazione. Bongiorno ha inoltre dichiarato che chiamerà a testimoniare anche Giuseppe Conte e Luigi di Maio, al tempo rispettivamente presidente del Consiglio e vice presidente del Consiglio.
Il Comune di Barcellona ha comunicato invece che chiederà il risarcimento a Matteo Salvini per aver rallentato lo sbarco della nave, aumentando così i costi della missione. I catalani si costituiranno parte civile insieme a sette migranti (di cui un minorenne), al comandante della nave, al capo della missione Ana Isabel e ad altre associazioni tra cui la stessa Open Arms, Arci, Ciss e Legambiente.